sabato 26 dicembre 2009

sabato 19 dicembre 2009

ANTEPRIMA

DOMANI SUL GIORNO PRIMA INTERVISTA DA CANDIDATO A CICCIO TADI

giovedì 17 dicembre 2009

Poesia della neve

Poesia della neve

Sugli asfalti sono rapide
a passar robuste lame
E De Vecchi non decide
d'investrir brunito rame
né d'aprire il ricco scrigno
Si dispera il gran cassiere:
"Qui qualcun vi sbatte il grugno
Non più trovi un consigliere
che mi scucia alcun sesterzo!
Qui la spesa è alle stelle
col bilancio non ci scherzo"
Capezzera già infuriata
chiede ognor che si dia sale
sulla strada infarinata
dove slitta il vetturale
Ma Foron fa da paciere
parla piano e li consiglia
e getta acqua sul braciere
Poi la bionda tosto striglia:
"Non v'è soldi, non v'è pane
me l'ha detto Pedrazzini
siam più poveri d'un cane
rivolgiamci agli strozzini".

mercoledì 16 dicembre 2009

I tetti di San Cristoforo

Sui brinati tetti fumosi
in San Cristoforo dei chiostri
agli assessori più famosi
di Migliorin cantan gl'inchiostri.

sabato 12 dicembre 2009

VACATIONES

Il servizio è sospeso per alcuni giorni. Riprenderemo con qualche idea in più e con più voglia di sorridere...

venerdì 4 dicembre 2009

Esclusivo: Anche Nostro Signore leggeva il Cittadino


Si sa, Cavenago è terra d'elezione dei presepisti e del quotidiano locale. Quindi, quale luogo migliore per far nascere il Salvatore che una improvvisata greppia nell'edicola con insegna?

martedì 1 dicembre 2009

Brogliaccio di Consiglio comunale

Consiglio comunale



Devoluzione gettone: Lega NO. Altri Sì.



Colizzi: Scioglimento per mancato rispetto patto, cosa assurda.



Patto Stabilità: Sindaco commissario ad acta. Scioglimento Consiglio se sindaco o presidente provincia non provvede manovra. Cosa su cui concentrarsi, aldilà sanzioni ridicole…Problema entità manovra. Non siamo nella condizione di fare nulla, vediamo com’è svolgimento tema. Trovo sbagliato che mentre si discute norme autonomie locali e funzioni ruoli Comuni e parte ordinamentale si toglie dalle funzioni e si mette in finanziaria. Già fatto centrosinistra e ha fatto marcia indietro. Non trovo scandaloso rivedere numeri consigli. Ciò che scritto bozza Calderoli trovo poco condivisibile sotto mille abitanti, ma ha senso e condivisione. Buttarla in finanziaria e toglierla a confronto penso sbagliata, non so se fruttuoso…



Rossi:

Nonostante frequentazione assidua Consiglio prima volta che sento parlare non di finanziaria, su cui si possono esprimere giudizi, ma addirittura di emendamenti… Emendamento per emendamento, suggerisco, proposto capogruppo bilancio Camera, presentato emendamento comuni virtuosi.



Augussori:

Taglio enti difficilmente potrà esserci prima del voto, ma segnale dato a elettori da Governo.



Ass- Getilli variazione.



Maggi: Astem, aumento capitali contributo extra…

Mail immobiliare: serve gestire reti, non società immobiliare.

Sindaco, non ho capito se rispettiamo patto. Chiesto se sindaco si impegna e questa volta mantiene chiedere mancato rispetto patto in caso di proposte peggiorative… Ci dica se lo rispettiamo o meno.



Sindaco:

Richiesta provocatoria: SI SAPRà A FINE ANNO.

Se mi fanno sanzione e sollevo ricorso costituzionalità…

Ho scritto a Tremonti.

Comunque, in relazione a possibili modifiche che possono intervenire, lavoriamo per migliorare il più possibile il nostro saldo. Poi, ad assestamento rispettato, noi rispettiamo il patto. Ma si deve realizzare…

E comunque non rispettare patto come fatto da Brescia è atto legittimo. Ci stiamo comunque lavorando.



Voto: Pdl e Lega Udc

25 sì contrari 14





REGOLAMENTO:

Introduzione Colizzi:

Tempi di lavoro bozze presentate Ossino, poi integrate Molinari. Turbata in parte da sostituzioni di Capigruppo. Regolamento in applicazione legge di molti anni fa. Do per certo che dopo due anni non credo siamo informati. Tutti graziati regolamento lettura. Comunque capigruppo convenuto portare questo testo, evitando modifiche in aula. Patto d’onore capigruppo.



MAGGI:

Esprimo perplessità sulla presentazione del provvedimento. Non mi sembra ci sia stata presentazione del provvedimento. Il suo nervo scoperto.



Colizzi: No. Lei si deve vergognare. Lei garante consiglieri e non accordi.



Maggi: Provvedimento su situazione patrimoniale, credo sia necessario dire che è in ritardo di 27 anni. Prevedeva adozione obbligatoria e obbligo consigli solo capoluogo, ritardo vero 14 anni. Ma ritardo sullo Statuto. Se ci si crede, consultazione documenti debba essere semplice. Non credo sia fatto in questa delibera. Nessuno contento mettere in piazza propri redditi. Ma legittimi fastidi per chi fa politica non vale. Premetto quindi questo, per dire che non sono d’accordo con i capigruppo su due punti. Una legge per essere tale deve prevedere sanzioni. In caso di inadempienza il testo 1982 prevede solo una diffida oppure una comunicazione. Non è una sanzione. Spulciando regolamenti, nessuno prevede sanzione. Al massimo deplorazione. Censura della stampa. Agevolata diffusione notizie. Regolamento prevede un invito a adempiere entro quindici giorni. Servirebbe maggiore pubblicità. Propongo due modifiche. Prima costituzione bollettino dei soggetti obbligati inadempienze. Seconda modifica soggetti obbligati. Più restrittivo e estensivo. Testo anche i dirigenti. Purtroppo anche più restrittivo legge, perché non prevede dichiarazione di società partecipate Comune. Non sono d’accordo e presento emendamento, come previsto dalla legge. Soggetti che hanno più potere dei consiglieri. Applicabile anche a società partecipate, per pubblicizzare.



Colizzi:

Pittoresco si rivolga al sindaco, come mallevadore contro colleghi consiglieri, per trucchetti di bassa lega. Non è vero atto generosità obbligato dirigenti: norma di legge, riconfermata da Brunetta.

Noi tenuto d’occhio articolo 36 statuto. Nessun segreto. Ci siamo comportati correttamente, su statuto che è documento fondamentale. Sulle sanzioni: un anno fa attraverso comunicazione sfuggita Stampa pubblicato redditi. E elenco verrà consegnato. Rifiuto di ammettere che Consiglio rispetta le norme dello statuto sbaglia. Personalmente dopo 24 mesi con gruppi che cambiano, mi pare ci sia anche da rispettare lavoro ufficio di presidenza.



Brunetti: su contenuto provvedimenti lei ha espresso opinione comune di tutti i capigruppo. E si era preso come accordo complessivo che il documento non sarebbe stato emendabile. Noi ci atteniamo gli accordi.



Sala:

D’accordo capigruppo idea. Se consigliere vuole esprimere parere ingiusto negarglielo. Opportuno che pur nel dire eventuali bestialità ognuno abbia diritto di poter porre emendamenti. Conferenza capigruppo no menti eccelse. Vietare emendamenti una bestialità.



Brunetti: non dico che non si possa esprimere parere diverso. Facevo dichiarazioni di voto.



Maggi:

Ribadisco: banale. Accordo capigruppo impedisce emendamenti. Legittimo che ci siano visioni differenti e ponga emendamenti migliorativi in aula. Se commissione è legittimata a dirlo e a esprimerlo. Ma non sono d’accordo. Penso che siamo emendamenti migliorativi.



Colizzi:

Ma lei in che mondo vive? Il suo gruppo funziona o no?ù



Colizzi:

Ceresa lei ha approvato tutto. Torni in aula…



Maggi: Questo consiglio tre anni di lavoro emendamenti…regolamento animali e pugnette varie



Ossino:

Volevo chiarire sulle perplessità: sull’emendamento uno. Era nelle prime bozze.Tolto perché obbligo si estende a tutti.



Ceresa:

Io mi scuso, ma discutendo con i colleghi un punto ritenuto importante. Si può sempre cambiare idea. Maggi esprime sua opinione. Io non perdo la faccia. Vuol dire lasciare libertà a propri dipendenti. Certo, la figuraccia la faccio io.



Rossi:
Anche nei gruppi disciplinati esiste il voto in dissenso. Perché tanto clamore o uscire non lo capisco. Chi non è d'accordo ha il diritto, forse anche il dovere di esprimere dissenso, senza dover obbligare e mi perdoni presidente di restare in aula. Di questo regolamento già regolamentato dalla legge nazionale si è già perso tempo. Prurito a volte pettegolo che serve ai cittadini di lodi e alla stampa per far classifiche, con i gettoni che ci danno nessuno può pensare che ne abbiamo tratto vantaggio.

Colizzi:
Mi offende profondamente: 23 mesi di discussione. Ceresa: qualcuno ha cambiato idea. Maggi ne trae benedicio di immagine personale.

Votazione:
Fav. 4 Astenuti 1 30 contrari.
Bruschi, Sala, Maggi, Ceresa.
Astenuto Ossino.

Bollettino:
Fav 2 Maggi-Visigalli
Astenuti 1 Ceresa

Complesso provvedimento:
approvato

sabato 21 novembre 2009

ZORRO, ZORRO, ZORRO....


Cosa nasconde Foroni dietro il mantello? I superpoteri?

martedì 17 novembre 2009

IL CONGRESSO DEL PD


LA SOSTANZA è piuttosto semplice: i bersaniani, maggioranza di partito, se le danno di santa ragione: da un lato il cinghiale e i suoi lattonzoli, dall'altro il gatto Felix e i suoi gattini.
Poi, in fondo alla sala, il pattuglione degli zelanti democristiani, con Guerini che finge di fare il pesce in barile, che aspettano che gli altri si siano pestati per bene, per poi decidere chi appoggiare.

venerdì 13 novembre 2009

FORONI SI CAVA GLI ASPRENTI DALLA SCARPA..

Una volta tanto pubblichiamo un comunicato stampa.




Imbarazzo e sconcerto a San Cristoforo di fronte alle dichiarazioni comparse sulla stampa nella mattinata di venerdì a norme dei titolari della ditta di recupero di materiali inerti, i quali sono tornati ad accusare Provincia di Lodi e Parco Adda Sud quali responsabili della chiusura dell’attività e della conseguente cassa integrazione per 11 lavoratori.
“La precisazione del signor Marco Asprenti sul cambio della guardia in Provincia, seppur teoricamente a mio favore, non ammorbidisce per nulla la mia posizione – tuona il Presidente Pietro Foroni – anzi, se possibile la rende ancor più aspra e dura. Sembra apparire in tutta evidenza la strategia dell’imprenditore di continuare a rilanciare per non assumersi la propria responsabilità nei confronti dei dipendenti, cercando anzi di scaricarla sugli enti pubblici. Un giochetto che non troverà mai la mia sponda”.
Secondo Foroni, la vicenda è ormai chiarissima: “prima abbiamo dichiarato la massima disponibilità per operare in tempi celeri sulla costruzione di un nuovo impianto, e allora gli
Asprenti hanno chiesto la nuova autorizzazione per il vecchio. Poi, una volta capito di poter ottenere anche questa, hanno nuovamente ribaltato la situazione chiedendo di non eseguire la messa a norma dell’impianto e di operare in deroga alla legge. Ora cercano di disunire il nostro fronte attaccando la parte tecnica e salvando quella politica, sperando forse di ottenerne qualche vantaggio. Domani, probabilmente, cercheranno di farci litigare con il Parco Adda Sud”.
Anche il Settore Ambiente della Provincia di Lodi ha colto con estrema sorpresa gli attacchi degli Asprenti, tanto più che nelle ultime settimane gli uffici hanno prodotto un enorme sforzo per cercare di soddisfare le richieste, incontrando più volte (l’ultima volta questa mattina, nds) anche i dipendenti dell’azienda.
“Ci siamo chiesti da subito se l’azienda avesse la reale intenzione di proseguire nell’attività oppure tergiversasse in attesa di qualche diniego amministrativo da poter accampare come scusa – riprende il Presidente – e siccome di “no” non ne sono arrivati ora si trova scoperta”.
In definitiva, ciò che gli Asprenti chiedono è di lavorare ancora in deroga alle norme di legge: “ripeto a beneficio di tutti quanto già detto due settimane fa: il Bengodi delle deroghe non esiste più. Qui vige la legalità ed io ne sono il garante. E’ dovuto a tutti quegli imprenditori che di deroghe o favori non ne hanno mai visti né chiesti, basandosi solo sulle proprie forze”.
Il Presidente chiude l’argomento annunciando il silenzio: “non credo la vicenda meriti più alcun tipo di dichiarazione”.

martedì 10 novembre 2009

PAGELLE AL CONSIGLIO PROVINCIALE

L'idea, un po’ celebrativa, del Consiglio in trasferta? L’aveva già avuta Berlusconi, ma non era malvagia: 6 L’ESECUZIONE però è scarsa e merita un 5: ci si annoiava più in sala che fuori a chiacchierare. CONSIGLIERI. Pietro Foroni. È la sua serata, l’ha voluta e ha portato a casa la pelle, ma se ci siamo annoiati è anche colpa sua: 6. Cristiano De Vecchi: prove tecniche di affabulazione barasina, 6,5. Nicola Buonsante inciampa in uno strafalcione da foga oratoria: «Non demagogiate». L’italiano soffre, ma almeno la gente per un attimo sorride: 7. Chi ha cercato sul vocabolario «demagogiare», però, non merita giudizi. Il trio Soldati, Canova, Concordati: hanno cercato di tenere botta nonostante l’inferiorità numerica, 6. IL DIBATTITO sul Lodigiano anticomunista coinvolge Nancy Capezzera, Buonsante e l’opposizione del Pd. Il pubblico invece sbadiglia: 5.ASSENTI: ufficialmente alcuni del Pd avevano l’influenza, ma qualcuno - è certo - stava benissimo. La prossima volta accompagnati dai genitori.

IL CONSIGLIO PROVINCIALE A SENNA LODIGIANA

Una voce ha fatto crepare le finestre della sala:
"Non demagogiate"...

giovedì 5 novembre 2009

MAH

HO UNA DOMANDA SCOTTANTE PER LA POLITICA LODIGIANA:

... allora? E quindi?

mercoledì 4 novembre 2009

ESCLUSIVO: LEGGIAMO NELLA MENTE DI GUERINI

QUATTRO NOVEMBRE... LE PAROLE E I PENSIERI SILENZIOSI DEL SINDACO DURANTE IL DISCORSO...





Autorità militari e civili, rappresentanti delle associazioni combattentistiche e
d’armi, cari concittadini,(anche quegli stronzi che mi imbrattano il cannone: ieri notte mi è anche toccato mandare gente a pulirlo di nascosto)


Oggi, nella ricorrenza della fine della prima Guerra Mondiale, celebriamo la
giornata dedicata alle Forze Armate e all’Unità d’Italia (tiè, leghisti del cavolo...).
Si tratta di un’occasione che ogni anno (che due balle) ci dà l’opportunità di manifestare il senso di partecipazione della nostra comunità al sentimento di condivisione dell’intera Nazione, invitandoci a ritrovare le ragioni profonde di una memoria comune, insieme alla capacità di riconoscere il valore della nostra
indipendenza nazionale e di ricomporlo nel quadro dei valori del nostro
presente, orientati alla costruzione di una pacifica convivenza, tanto nella
nostra società quanto nelle relazioni con gli altri popoli. (e voglio anche vedere se qualcuno capisce qualcosa di quello che ho detto)
Trascorsi ormai oltre 90 anni da quegli eventi, non è però facile mantenere la
netta percezione di uno stretto rapporto fra quel momento storico e lo spirito
che anima il nostro tempo (ma fin quando mi toccherà fare sti discorsi del cavolo...).
Per individuare e per capire la natura di questo rapporto è allora
indispensabile far partire qualsiasi riflessione dalla consapevolezza di alcune
premesse.

Innanzitutto, la consapevolezza dell’immane costo che l’Italia subì nella
Grande Guerra: il costo di uno sforzo industriale e finanziario senza
precedenti, con un enorme dispendio di energie e risorse (più o meno quello che spenderò in campagna elettorale...), che sconvolse in
modo duraturo la società; ma soprattutto il tragico costo in vite umane, con
centinaia di migliaia di esistenze sacrificate (il lutto per i morti ci sta sempre bene...).
Un costo, per giunta (non per la Giunta), solo parziale e provvisorio, perché il primo conflitto mondiale non fu “la guerra che doveva mettere fine a tutte le guerre”, come qualcuno aveva invece sperato, e l’Italia era destinata a subire, non molto tempo dopo, prima una lunga dittatura e quindi un’altra dolorosissima guerra.
Anche se spaventoso, quel prezzo non è però stato vano: il sacrificio di
un’intera generazione ha lasciato in eredità all’Italia una prima dimostrazione
davvero unitaria di dignità nazionale e di senso di identità (alla faccia della Lega... e due).
E il riscatto di questa dignità e l’affermazione di questa identità sono i valori e
le aspirazioni che da allora hanno sempre animato il sacrificio di tutti i militari
italiani, caduti su qualunque fronte e in qualsiasi epoca: i soldati italiani
mandati ad affrontare la tragica campagna di Russia, così come i soldati
italiani che dopo l’8 settembre ’43 furono protagonisti di una nuova e diversa
stagione di patriottismo, per liberare il Paese dalla doppia oppressione della
dittatura e dell’occupazione straniera.

Altri nostri giovani prestano ora la loro opera di solidarietà e di pace nel
mondo, e ad essi va innanzitutto il nostro pensiero, la nostra solidarietà e la
nostra gratitudine (la Russa qui mi fa una pippa...).
Da commemorazione di una vittoria militare, nei primi anni della ricorrenza, e
poi da momento di sostegno, nel secondo dopoguerra, alle forze armate
come simbolo della libertà della nazione da proteggere e preservare, la
celebrazione del IV Novembre ha quindi sempre più assunto negli ultimi anni
un significato nuovo: quello dell’esigenza di sottolineare e valorizzare il ruolo
dei nostri militari nei numerosi e apprezzati interventi internazionali, sia con
compiti di interposizione tra opposti schieramenti per ricomporre o evitare
conflitti e sostenere popolazioni in difficoltà, sia in occasione di calamità
naturali, quali terremoti e inondazioni, in Italia e all’estero.
Per il nostro Paese, l’unica strada che può garantire il benessere delle
persone e il progresso della società resta quella della pace e del dialogo, ma
in questo percorso c’è ancora bisogno del contributo delle Forze Armate,
chiamate a svolgere compiti diversi ma non meno incisivi, delicati e spesso
purtroppo anche pericolosi, con un sacrificio che a volte mette in gioco
persino le vite umane, come purtroppo ci ricorda il lutto che poche settimane
fa ha unito l’Italia intera nel cordoglio per i nostri soldati morti in un attentato
in Afghanistan.

Nel difficile scenario del mondo contemporaneo, in cui tutti noi cerchiamo
faticosamente di tracciare una nuova prospettiva di dialogo e solidarietà, per
l’allargamento degli spazi di libertà, di prosperità e di democrazia dei popoli,
le Forze Armate rappresentano allora un importante presidio al servizio di
questa aspirazione, contribuendo ad affermare i principi del rispetto dei diritti
di ciascuno e delle responsabilità che ogni generazione ha nei confronti di
quelle future.
Le Forze Armate, così intese, sono quindi un presidio della democrazia e delle
istituzioni nel nostro Paese, interpretandone la vocazione a promuovere la
pace, il benessere dei popoli e il rispetto delle identità nazionali, insieme alla
salvaguardia del valore dell’integrità territoriale (e chi mi rompe le balle lo prendo a cannonate).Si tratta di compiti che le Forze Armate si vedono assegnare dalla
Costituzione, ma soprattutto che si vedono riconoscere e attribuire dal senso
comune di fiducia che gli italiani nutrono dei loro confronti.
E’ una fiducia sincera, che non ha nulla di retorico: ed anche a Lodi ne
abbiamo avute alcune recenti dimostrazioni, con l’affetto e la vicinanza
dimostrati ai Cavalleggeri che celebravano il 150° di fondazione del
reggimento intitolato alla città e la non meno intensa emozione suscitata dalle
manifestazioni in onore dei bersaglieri, ai quali è dedicata una bella mostra
tuttora in corso in piazza Broletto (lo so la mostra è una vaccata, ma qualcuno magari ci vota.. sempre se arriva vivo a marzo).

Dalla memoria della nostra storia, spesso sofferta, spetta allora a tutti noi, al
nostro operare quotidiano e alla nostra testimonianza, tenere vivo il valore di
queste radici, che danno senso al nostro presente e una prospettiva al nostro
futuro di comunità nazionale, nel ricordo di tutti coloro i quali,
indistintamente, si sono battuti e sacrificati perché il nostro Paese fosse libero
e unito, quale oggi è.
Onore a tutti i caduti, viva le Forze Armate, viva l’Italia unita e democratica (e adesso me ne vado perché piove, ho freddo e devo vedere quello stronzo della lista civica di centrodestra).

sabato 24 ottobre 2009

CONFRONTO FRA MOZIONI: HO PERSO LA PARTITA DEL MILAN...


L'ho titolato "quattro gatti per tre mozioni" spero non se la prendano. Ma la cosa credo sia andata così: i mariniani chiedono il dibattito pubblico, gli altri lo concedono ma lasciano a loro l'onere di portare gente per mostrare di essere "forti" e rinunciano a "cammellare" truppe. Risultato: in sala solo quattro gatti.

mercoledì 21 ottobre 2009

Avviso ai naviganti:

FARSI GLI AFFARI PROPRI E' UNA BUON METODO
per evitare che gli altri... si facciano i vostri..

venerdì 16 ottobre 2009

ULTIME NOVITA' PER LE COMUNALI


L'Udc lodigiana impegnata su una difficile scelta fra programmi e considerazioni politiche...


IN SALDO! RIBASSI DI STAGIONE

sabato 8 agosto 2009

CONSIGLIO DA AMICO

Domani i politici di Lodi sono gentilmente invitati a comperare il Giorno. Non ne resteranno delusi.

Cordialmente.

sabato 1 agosto 2009

La nuova saga letteraria...


IL NUOVO LIBRO GIALLO DELL'ESTATE:
Non perdetevi il commissariamento della Provincia per gli inerti.

venerdì 31 luglio 2009

SUD


Il governo ricrea la Cassa per il Mezzogiorno. Una ventata di freschezza "vintage" nella gestione della cosa pubblica. A quando l'invio di un battaglione di bersaglieri per la lotta al brigantaggio?

giovedì 30 luglio 2009

ULTIM'ORA

Davide Dornetti, dopo la nomina a coordinatore del tavolo degli agricoltori e dopo la nomina a rappresentante della provincia nella Strada del vino e dei sapori del Lodigiano, ottiene un nuovo prestigiosissimo incarico. Dornetti è stato infatti nominato ministro plenipotenziario di Pietro Foroni nella commissione paritetica fra la Provincia di Lodi e la Tanzania. "Intendiamo rilanciare da subito i rapporti con la repubblica africana, che sono alla base dell'economia del Lodigiano, che si poggia sullo sviluppo agricolo e sulle piccole e medie imprese della regione", ha dichiarato il presidente Foroni.

lunedì 27 luglio 2009

LA POLITICA LODIGIANA NELLA STORIA


Da una vecchia Domenica del Corriere.
IL GENERALE GUERINI E LE TRUPPE DEMOCRISTIANE SUL LAGO TANA: I RIBELLI MEDITANO VENDETTA

domenica 19 luglio 2009

ALTRO TEST ESTIVO: DI QUALE CORRENTE PDL SEI?

NUOVO TEST ESTIVO: A quale corrente del Pdl appartenete?


Per la prima volta dal 1995 la tua coalizione ha vinto le elezioni in Provincia. Di chi è il merito?

B – Del Pdl, che ha preso più voti della Lega. Sì, lo so che abbiamo perso qualche voto rispetto alle europee, ma è tutta colpa di quella stramaledetta lista civica… E poi dici ai giornalisti: mi raccomando la foto


A – Della Lega Nord. E mio, anche, ma sicuramente non di quei rammolliti amici del segretario...

D – Ma chi ha vinto? Quelle teste di c…? Ha vinto la Lega e quei dementi hanno perso la candidatura e l’hanno regalata alla Lega. Pensare che era meglio l’avvocato Croce. O anche Biancardi.

C – Di chi è il merito? Di tutti (lo dici ai giornalisti). Poi però fai notare il buon risultato dei candidati schierati accanto al nuovo presidente e lo dici in dialetto barasino. E chi capisce capisce.


E – Io ho perso nel mio collegio, ma solo perché non mi sono impegnato. Infatti al nostro congresso eravamo in almeno 230… Ma io non ho ambizioni personali. L’ho detto anche a Corsaro.


C’è da scegliere gli assessori e al Pdl spettano quattro posti su sei…


C – Quattro al Pdl? Sì ma ci siamo anche noi. Il nostro è un progetto credibile, che merita spazio. E comunque vogliamo essere “equivicini” a Pdl e Lega…

B – Nessun problema. Comunque io ci sarò, ma non dico un cazzo a nessuno. E fa niente se per darmi il posto creano un assessorato per la lista civica dandolo per interposta persona a quel simpaticone di Tedesi. Lasciando a noi solo tre posti. Che poi sono due.

E – Al pidielle ne spettano quattro? Noi lavoriamo per averne due tutti per noi. L’ho già detto anche a Corsaro. Poi parli con il segretario e gli dici che ne va bene anche uno.

D – Quegli imbecilli si sono fatti fregare ancora: potevano avere quattro posti, gliene hanno dati 3, e tutti vicini al presidente. Poi aggiungi una raffica di cattiverie su tutti quelli che ti vengono in mente e (disgustato) parti per il Kenya.

A – Quattro su sei? Vedremo. L’importante è che quei luridi socialisti non ci mettano piede in Giunta. L’ho anche detto al presidente: non fatevi fregare.


Manovre in vista delle elezioni regionali del prossimo anno…

D – Ma non fatemi ridere? Se quello lì pensa di andare in Regione ha capito niente… Ma quelli là se lo sbranano a colazione. E poi, chissà con quali soldi ha pagato la macchina…


C – Noi ci saremo senz’altro. E siamo vicinissimi all’esempio del presidente Formigoni.


B – Non dici niente ai giornalisti. Ma sai già che tutta la tua carriera si concentra sulla spasmodica ricerca di un posto da consigliere regionale: si guadagna come un parlamentare senza fare un cavolo… E la Provincia è solo un trampolino di lancio.

E – La partita non ti interessa minimamente. L’importante è che la Regione ti dia quella maledetta autorizzazione.

A – Se quel maledetto pensa di mettere piede in Regione si sbaglia di grosso..,




C’è da decidere l’atteggiamento sulla discarica di Senna Lodigiana…

A – Siamo assolutamente contrari: il presidente mi ha rassicurato. Certo che c’è in giro qualche finocchione che lavora per il nemico…

B – Dichiari: “Lavoriamo collegialmente e in ottime relazioni con la Regione, anche se ribadiamo il no all’impianto”… Poi vai a cena con Rodolfo Verpelli.

C – Non dici assolutamente nulla. E pensi al santino di Formigoni che hai appeso in casa…

D – La discarica? Ma ‘scolta, ma lo sai che si sono già messi d’accordo?

E – La discarica? E come si fa a non essere contrari. Però di quella partita lì tu non sai assolutamente nulla. Anche se l’hai già detto a Corsaro.


Maggioranza di risposte A.

Inutile dirlo, sei una vestale o un pretoriano nero. Vieni da An. Ma qualcuno, anche lì, ti fa un po’ schifo. Ti maltrattano dicendo che giri troppo nelle stanze della Lega. Ma tu sei il solo a non essere mancato a nessuna delle conferenze stampa del nuovo presidente. Tu volevi vincere. E che crepino gli altri.


Maggioranza di risposte B

Sei fedele alla linea. Ortodosso fino al midollo. E se anche qualcuno ti sta sulle scatole non dici niente. Pedrazzini è il tuo mito.

Maggioranza di risposte C

Sei di CL o vai molto d’accordo con i ciellini. E sei fra quelli che hanno voluto fermamente la lista civica. Anche un po’ per fregare Pedrazzini. E , detto tra noi, parli anche santangiolino...

Maggioranza di risposte D

Sei uno di quelli che si dice fregato da Pedro. Non ha avuto nessun posto e nella spartizione del dopo vittoria sei rimasto sostanzialmente in disparte. Ora covi vendetta.

Maggioranza di risposte E

Sei di An. Lo hai detto anche a Corsaro.

sabato 18 luglio 2009

TEST ESTIVO SUL PD

DA QUALE PARTITO VENITE SE SIETE NEL PD

Scattano i test estivi del Fanfulla telematico…

C’è un problema con le nomine in una partecipata: sei posti, ma all’ultimo minuto un partito della coalizione pretende uno dei posti del Pd e i candidati salgono a sette.

1 – Rassicuro tutti, con grande attenzione per le ragioni di tutti. Sorrido, dico di sì, poi alla fine faccio spuntare fuori il posto in più. I sei del Pd sono tutti della mia corrente, tranne uno, e il nome del partito alleato alla fine lo scelgo io. (A)

2 – Sei posti? Che problema c’è? Dichiaro ai giornali che il partito è unito, che nel Pd non ci sono correnti, poi vado da quello stronzo e gli dico che di posti ne ha già troppi. E che deve mollarne uno per i compagni di Rifondazione. (B)

3 – Ricordo al sindaco che ho preso l’8,5% alle ultime elezioni e che l’anno prossimo si torna a votare, per cui… (C)



In Consiglio comunale la minoranza presenta una mozione a favore degli oratori e delle congregazioni di suore con la speranza di spaccare il PD e gli alleati comunisti…

1 – Esco dall’aula incazzato come una mina: questa cagata non la voto. Poi però quando il sindaco democristiano si incavola più di me, sottoscrivo una dichiarazione firmata in cui affermo che gli oratori sono luoghi indispensabili per le magnifiche sorti progressive della città e che il sindaco è alto, biondo e con gli occhi azzurri. E guardato in controluce somiglia un po’ a Berlinguer… (B)

2 – Pensi: chi è quello stronzo che non vota a favore? Poi dichiari ai giornali che la tua maggioranza negli anni ha sempre avuto la massima attenzione al principio della sussidiarietà e del volontariato cattolico. Poi vai a cena, ti accendi un toscano e dici a tutti: che due coglioni! (A)

3 – In aula distrai il pubblico e la minoranza ricordando con un discorso fiume quella volta che tu e don Qualchecosa siete andati insieme a pescare nelle rogge con le bombe a mano. Intanto dai il tempo ai consiglieri di ritornare in aula e assicurare il numero legale… Poi fai votare una mozione gemella in cui lodi anche la tappezzeria del vescovado (C)


A ottobre c’è il congresso del partito e ad aprile le elezioni. Come ti comporti?

1 – Non vuoi problemi. Chi se ne frega del congresso, se ci sono le elezioni. Dividere il partito? Neanche a parlarne: commissioni al solito vecchio maiale la porcata di turno e incominci a far stampare nello scantinato di casa tua tessere per l’area di Franceschini. Poi, ai giornali, dichiari che un’alleanza con l’Udc sarebbe una bellissima cosa… (A)

2 – Ti lanci su facebook e fai campagna per Bersani che è una persona per bene (ma soprattutto uno dei nostri) e dichiari che è uno schifo il mercato delle tessere, una roba da prima repubblica, che è il modo più abietto di affossare il partito. Ma poi, cominci anche tu a contare le tessere, vedi che quelle per Bersani non sono sufficienti e prendi posizione (in silenzio) per Frnaceschini. Poi, vai dal solito stronzo e gli chiedi: “Ma tu non dovevi uscire dal Pd?”… (B)

3 – Prendi (in segreto) l’impegno di fare un po’ di tessere (C)


C’è la festa della Guardia di Finanza nel teatro comunale… Cosa fai?

1 – Siedi distrattamente fra il pubblico, possibilmente accanto al vicario del vescovo, perché prima di sederti ti sei assicurato che il colonnello ti ringrazierà citandoti dal palco. Questo perché hai pagato con i fondi del tuo ufficio i pasticcini, il vino e i bigné che i militari offrono. Quando la cerimonia è finita, stringi le mani di tutti, vai a parlar male dei leghisti con uno dell’Udc e male dell’Udc con uno dei leghisti, poi torni a casa a mangiare e bofonchi: “sbirri di merda”. (C)

2 – Non ci vai, perché sei a Roma a trattare dei grandi problemi della spesa storica e della spesa a costi standard con il direttore generale del ministero dell’Economia. Poi vai al Pantheon a cena. E alla cerimonia, per una volta, ci mandi il tuo vice. Tanto, la festa l’abbiamo pagata noi, ma non si becca un voto. (A)

3 – Non ci vado, ho una riunione con le associazioni culturali per un progetto di cooperazione col Burkina Faso e con l’Angola sulla coltivazione della manioca minacciata dalle multinazionali. E comunque se non becco almeno venti preferenze dopo questa stronzata, li mando tutti a fanculo. (B)



Nasce la nuova società pubblica dell’acqua che riunisce tre diverse aziende della zona. Ma la Provincia passa nelle mani del centrodestra. Tu cosa pensi?

1 – Hanno vinto e pensano di metterci le mani? Poveri illusi. Io ho appena mollato all’azienda un ramo della nostra partecipata e io controllo da solo il 33 per cento delle quote. Se poi i Comuni di centrodestra non entrano, io salgo ancora. Se mi chiedono qualcosa sorrido e gli dico: “su questa partita con il presidente della provincia siamo perfettamente d’accordo”. Poi me ne vado soddisfatto di avergliela messa in quel posto… (A)

2 – Non mi sono occupato direttamente della partita. Del resto, i posti nel Cda sono senza gettone. Però ci sarà pure qualche consulenza. Comunque quegli stronzi restano a bocca asciutta… (C)


3 – L’acqua è un bene fondamentale che non può stare nelle mani dei privati. E comunque, meglio nelle nostre che in quelle del centrodestra. (B)


RISULTATI
Maggioranza di risposte A:
E’ da quando eri bambino che giochi con le figurine di De Gasperi. Per te Scelba non era altro che un energico ministro dell’Interno. Andreotti, Forlani e De Mita, tutti miti di esperienza. E in giro ci sono troppi imbecilli. Poi sospiri e pensi… menomale.

Maggioranza di risposte B:
Hai fatto tutta la trafila: Pci, Pds, Ds e Pd. E non hai ancora capito che morirai democristiano. Ma per te, l’importante, è non morire socialista.

Maggioranza di risposte C:
I giudici ti volevano morto. Tu sei vivo alla faccia loro e dei comunisti. E da socialista sei stato il primo ad allearti con i democristiani.

mercoledì 1 luglio 2009

BUCO MADORNALE: il 1° luglio festa nazionale per la redazione lodigiana de Il Giorno

I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.

venerdì 26 giugno 2009

Scusate. Siamo un po' impegnati

torneremo in servizio a luglio.

lunedì 8 giugno 2009

FORONI E' PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

FELIX HA PERSO, FORONI HA VINTO. UFFICIALE.

SONDAGGIO E ESITO DEL VOTO LODI

Il sondaggio su chi vince le provinciali, come le urne, è chiuso. Avete detto che vince Foroni. Vediamo se avete ragione.

venerdì 5 giugno 2009

Dalle agenzie ATTENTATO AL SINDACO DI SANNAZZARO DE' BURGONDI PAVIA. GRAVE IN OSPEDALE MICHELE DEBATTISTA

Michele Debattista, sindaco in carica diSannazzaro de' Burgondi, in provincia di Pavia, è stato vittimaquesta mattina tra le 8.30 e le 9 di un agguato nella piazza delComune, vicino al municipio: un uomo di 58 anni gli ha sparato uncolpo di pistola al viso. Il sindaco, che ha 46 anni, èricoverato al policlinico San Matteo di Pavia, ma non è inpericolo di vita. L'uomo che ha sparato è stato arrestato: è unitaliano residente nel paese che, secondo le prime ricostruzioni,avrebbe agito per rancore nei confronti dell'amministrazionecomunale. Domani a Sannazzaro ci saranno le elezioni comunali.
L'arresto è avvenuto pochi minuti dopo la segnalazionedell'agguato: sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleoradiomobile di Voghera e della stazione del paese, che hannochiamato i soccorsi e preso lo sparatore, anche grazie alletestimonianze delle persone presenti. La pistola è statasequestrata. I militari sono ancora sul posto per i rilievi,insieme ai magistrati. Quando è stato soccorso Debattista eracosciente.
Debattista è stato eletto sindaco nelle elezioni comunali del 13giugno 1999 e rieletto nelle successive elezioni del 12 e 13giugno 2004 nella lista "Sannazzaro Centro Sinistra".

LE FOTO MALIZIOSETTE SU SILVIO E VILLA CERTOSA SU EL PAIS.

http://www.elpais.com/articulo/internacional/fotos/vetadas/Berlusconi/elpepuint/20090604elpepuint_19/Tes
Chi sarà il misterioso uomo con il dindarolo di fuori?

domenica 31 maggio 2009

LA LEGA E L'AVIAZIONE PRO FORONI

Un velivolo che volteggiava nel cielo azzurro di domenica. I lodigiani incuriositi, a testa all’insù, guardavano sfilare l’aereo con la foto e la scritta che invitava a votare Pietro Foroni, il candidato presidente della Provincia della Lega. Uno spettacolo che non è stato gradito dai supporter di Osvaldo Felissari. Non è accaduto come nelle storie di don Camillo e Peppone: nessuno è corso a tirar fuori la mitragliatrice antiaerea. Semplicemente, il Pd si sfoga.
"Un aereo nel cielo di Lodi — commenta Domenico Visigalli, segretario cittadino —? Adesso abbiamo capito perché tanti candidati sono paracadutati. Comunque, vedendo quell’aereo sbuffare fumo, dopo la centrale di Bertonico, quella nucleare di Caorso e la discarica di Senna, c’è da pensare che hanno tenuto a inquinare un po’ di più il Lodigiano. Certo, alla faccia della crisi, non mi sembra che lesinino sui mezzi della campagna elettorale. Comunque — conclude — la legge proibisce di sorvolare i centri abitati a bassa quota, faremo esposto all’Enav e forse il pilota perderà la licenza».

sabato 30 maggio 2009

NON LO SAPEVO

Ignoravo che per parte di mamma un noto assessore alla cultura avesse casa a Saint Tropez. Hai capito gli squattrinati della sinistra...

giovedì 28 maggio 2009

PICCOLI ANNUNCI: AAA TAGLIANASTRI OFFRESI

A.A.A.A.A.A. NOTO politico, automunito, 40 anni esperienza, offresi futura occupazione a famiglie, aziende grandi e medie per importante attività di taglianastri. Intenso allenamento ultimi 15 giorni campagna elettorale. Avete un pino da tagliare, una veranda da inaugurare, un negozio da barbiere restaurato da presentare? Ci penso io. Bella presenza, abito grigio fumo o blu a seconda delle esigenze. Fascia azzurra sulle spalle. Munito di forbici proprie, porto anche il nastro tricolore. Astenersi Foroni o opere pubbliche regionali.

Citofonare Felissari. Ore giunta. Via Fanfulla, palazzo San Cristoforo.

TRIBUNA POLITICA AL CINEMA DEL VIALE

Di Arcaini la dentiera
sogno ognor da mane a sera
Su Mascherpa mi permetto
di tacere il mio concetto

C'è Gianmario l'Invernizzi
che sommerge coi suoi frizzi
Dal taschino di Foroni
splende azzurro Berlusconi

Felissari si camuffa:
rende seria cosa buffa
E Carelli il comunista
dà la mano anche al fascista

Di stucchevole melassa
il cronista fa grancassa

martedì 26 maggio 2009

PENSIERINO MASCHILISTA DETTATO DAL CALDO

Ma posso domandarmi una cosa?
Perché, di norma, alle conferenze stampa sulle iniziative per la donna non c'è una donna che sia almeno lontanamente gradevole nell'aspetto?

Mysterium Fidei

PEG IL PREFETTO

Riceviamo e pubblichiamo

(Affetto da Maiuscolite Acuta)



Un folto gruppo di cittadini ha ricevuto martedì 26 magggio La Dott.ssa Peg Strano Materia - Prefetto della Provincia di Lodi, in visita alla comunità di Salerano.

La cerimonia si è tenuta in Aula Consiliare alla presenza del Consiglio Comunale, dei dipendenti comunali di numerosi cittadini, del Maresciallo Fucarino comandante della stazione dei carabinieri di Lodivecchio, significativo la presenza del Gruppo Volontariato Civile Comunale. Il Sindaco Virgilio Ghianda nel porgere il saluto a nome dell'Amministrazione Comunale, dopo alcuni cenni storici, ha tracciato un breve bilancio del lavoro compiuto dalla Municipalità in questi anni, mettendo in risalto lo spirito di accoglienza di una comunità in continua evoluzione. La cerimonia si è conclusa con la consegan di un dono, il Sindaco ha omaggiato il gentile ospite con un acquerello del noto pittore Teodoro Cotugno

La Giunta Comunale ha poi accompagnato il Sig Prefetto per le vie del paese con una sosta al Poliambulatorio Comunale, recentemente aperto al pubblico, la visita si è conclusa presso le Sale della Biblioteca Comunale all’interno del Castello Vistarini.

sabato 23 maggio 2009

SCELTA DEL CAPOGRUPPO PDL A LODI: FUMATA NERA

Riunione dei massimi papaveri (più o meno sfioriti) del Pdl lodigiano per decidere chi deve prendere il posto del capogruppo Beppe Bruschi, passato al gruppo misto. Alla fine, tutto rinviato. Lorenzo Maggi, sempre più appoggiato dal noto Pedro, si è presentato dritto dritto in sede con tre voti: il suo, quello di Ceresa e - pare - quello della Molly. Ceresa, invece, era il candidato di Gallarone, di Francesco Staltari e di Gio Gozzi. Tre voti anche a lui. Quindi, niente di fatto e tutto da decidere la prossima settimana. Quando? Lunedì, forse. O forse un altro giorno.

E Kafka ci fa un baffo a tortiglione...

venerdì 22 maggio 2009

ALLA CONTESSINA


La signorina Boni e l'onorevole Emanuele Filiberto di Savoia, principe reale, duca di Savoia.

martedì 19 maggio 2009

LARUSSA SABATO A LODI- ELEZIONI E GIOCHI GONFIABILI

titolo.
Nuovi mezzi per la Marina Militare: Larussa porta a Lodi un cacciatorpediniere gonfiabile.

domenica 17 maggio 2009

UCCISA LA CUGINA DI DE MITA

Non c'entra con Lodi, ma ve lo dico lo stesso. La cugina 78enne di De Mita, che viveva a Milano, è stata uccisa dal marito 90enne preso da un raptus di gelosia. Tutti i particolari in cronaca.

mercoledì 13 maggio 2009

PETIZIONE CHE DURA UN GIORNO: TRITURIAMO I CILIEGI


Siccome sono particolarmente stanco dei ciliegi di via IV NOVEMBRE e di ricevere lettere da ogni angolo d'Italia di persone che a Lodi non sono mai state lancio la proposta:
Sottoscrizione per triturare i ciliegi di via IV NOVEMBRE...

PULSIONE DEL MATTINO

Da qualche istante sento inspiegabile e irrefrenabile l'istinto improvviso di segare qualche albero...

martedì 12 maggio 2009

FACCE ANNOIATE


La noia e lo stupore mi assalgono alle conferenze stampa...

PROVINCIALI A LODI - SORTEGGIATE LE LISTE

Ecco l'ordine delle liste:

1 - Partito pensionati
2 - PD
3 - Sinistra e Libertà
4 - Italia dei valori
5 - Moderati Riformisti
6 - Felissari presidente
7 - Pdl
8 - Forza Nuova
9 - Insieme per i lodigiani con Foroni
10 - Dc ( riammessa con un nuovo simbolo)
11 - Lega Nord
12 - Udc
13 - Partito comunista dei lavoratori
15 - Rifondazione comunista - comunisti italianiù

Ecco l'ordine dei candidati:
1 - Gianmario Invernizzi
2 - Giacomo Arcaini
3 - Osvaldo Felissari
4 - Nando Mascherpa
5 - Pietro Foroni

sabato 9 maggio 2009

LE LISTE DELLE PROVINCIALI

In ordine di presentazione:

1 - Moderati e Riformisti
2 - Lega Nord
3 - Forza Nuova
4 - Italia dei Valori
5 - Rifondazione-Comunisti italiani
6 - Partito comunista dei Lavoratori
7 - Giovani Lodigiani
8 - Udc
9 - Democrazia Cristiana
10 - Sinistra e libertà
11 - Partito democratico
12 - Pensionati
13 - Popolo della Libertà
14 - Insieme per i lodigiani con Foroni
15 - Felissari presidente
16 - Primavera Lodigiana

INTERVISTA A MARIO CARDINALI

di GUIDO BANDERA
— LODI —
L’INCONTRO che la rassegna sulla Lussuria dedicherà stasera alle 19 a Mario Cardinali, direttore del Vernacoliere, porta il titolo «Sesso e politica». Ma il nome pensato all’inizio doveva essere «Sesso e lingua». Con evidente riferimento al colorito dialetto livornese che riempie con la sua salacia le pagine del mensile, unica testata satirica sopravvissuta in Italia. Ma la prudenza ha spinto a mutare strada... Cardinali, raggiunto al telefono a Parigi, non si sottrae. Intavola una conversazione che passa dalle sogghignanti e suggestive «parolacce» del vernacolo alle vette della filosofia. E non c’è contraddizione. Direttore, perche la satira, il sesso e il dialetto vanno insieme?«Quando abbiamo fondato il Vernacoliere, la lingua e la mentalità dissacrante erano già pronti. Livorno, che non è una città toscana in senso proprio, non ha conosciuto né guelfi né ghibellini. È sempre stata antipalazzo e, soprattutto, nella sua lingua le metafore sessuali erano e sono il metro della visione del mondo (ma Cardinali lo dice in tedesco) della gente comune. È l’essenzialità della fisicità. E questa lingua fatta di allusioni sessuali era pronta e perfetta per la satira. È questa che ha dato vita alle nostre locandine, che chi sono valse anche diversi processi, (Cardinali qui infila esempi, che per iscritto non possiamo riportare). Noi sì, però, li possiamo scrivere. Perché ormai quello che noi possiamo dire, gli altri non possono permetterselo. Ecco anche perché le nostre locandine sono una sorta di controcanto al giornalismo».E alla sua ipocrisia?«Sì, ma non c’è mai l’uso di un linguaggio audace fine a se stesso. Una locandina è infondo un epigramma, come ha scritto il giornalista Luigi Baldacci. Non a caso sul vocabolario Devoto-Oli, al termine “t...”, (espressione toscana che indica una parte anatomica femminile, ndr) è stata tolta l’indicazione di “triviale”».L’ultima denuncia?«Finita in nulla. Ci accusarono, dopo l’elezione del papa, che scrivere “era meglio un pisano” fosse un’espressione razzista...».Contento?«Noi opponiamo al mondo e alla lingua ufficiale che vogliamo dissacrare un “vallo” di parolacce»

venerdì 8 maggio 2009

PREMIO DELLA SETTIMANA

Non faccio ironia, ma do un riconoscimento pubblico.

Il premio Fanfulla telematico della settimana a Francesco Staltari, consigliere comunale di Forza Italia. Forse avrà fatto pochi interventi in aula, ma non parla mai a sproposito (come altri) e soprattutto quando parla lo fa per dire cose che hanno senso.

sabato 2 maggio 2009

CI FACCIAMO I COMPLIMENTI DA SOLI

Sull'annuncio del crollo del ponte sulla Via Emilia, abbiamo superato gli 800 contatti giornalieri. Anche perché siamo arrivati prima dell'Ansa. Scusate s'è ppoco..

giovedì 30 aprile 2009

VERBALE DI FELISSARI IN REGIONE

VERBALE AUDIZIONE DI FELISSARI IN REGIONE SU DISCARICA DI SENNA


REGIONE LOMBARDIA – VI COMMISSIONE – 29/4/2009.
TRASCRIZIONE INTEGRALE DELL’AUDIZIONE.
IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE.
Bene, buongiorno a tutti, possiamo iniziare i nostri lavori. Do il benvenuto al Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Lodi, all’Assessore all’Ambiente e al Dirigente del Settore Ambiente. Voi ci avete chiesto una audizione in merito ad una delibera che noi abbiamo all’esame della Commissione, che abbiamo iniziato a discutere, ma non abbiamo ancora approvato, quindi questa audizione certamente è finalizzata ad una acquisizione di un parere per quanto riguarda la vostra Provincia. Do a voi la parola e vi prego di presentarvi, in modo da permetterci la registrazione con il vostro nome.
INTERVENTO PRESIDENTE FELISSARI.
Grazie Presidente, grazie per la tempestività anche con la quale ha accolto la nostra istanza; ringrazio lei e tutti i consiglieri che sono presenti. Sono Osvaldo Felissari, Presidente dell’Amministrazione provinciale. Volevo, prima di fare alcune osservazioni puntuali che saranno fatte dal collega Bagnaschi, che è assessore all’Ambiente, fare due riferimenti di ordine generale: il primo rilievo sull’atto che è appunto all’attenzione della Commissione a cui la Giunta, dopo averlo approvato, ha rinviato per il parere di competenza: nell’ultimo “dato atto” che precede il dispositivo deliberativo, una formula sulla quale riterrei di dover fare una precisazione. Sostanzialmente il “dare atto” recita che “la modifica della DGR n. 86581 è stata condivisa e valutata in sede di tavolo di lavoro permanente per il coordinamento ecc. ecc.”; è una formulazione, come dire, che allude evidentemente al fatto che il provvedimento è stato licenziato a maggioranza. Noi ci teniamo a ribadire che in quella sede di tavolo tecnico abbiamo espresso le nostre valutazioni di carattere negativo poi ulteriormente ribadite anche con una nota alla stessa Giunta regionale, all’Assessorato competente, che magari vi parteciperemo. Anche perché credo che la precisazione, almeno per quel che ci riguarda, se non ai fini dell’atto, sia comunque utile ribadirla.
Tengo a precisarle, Presidente, a lei e ai colleghi del Consiglio regionale, che questa mattina noi siamo qui anche in rappresentanza dei Sindaci e con l’intenzione di raccordarci con loro e il Comitato che rappresenta un po’ gli elementi di legittimo allarme sociale, che sono scaturiti dopo l’ipotesi localizzativa.
Tengo a porre alla sua attenzione che questa delibera di Giunta regionale per noi interferisce su un provvedimento in corso, cioè noi abbiamo approvato, in ossequio e in ottemperanza anche a degli indirizzi molto puntuali e precisi contenuti nella Legge 26 e ribaditi dalla precedente Giunta regionale, che erano quelli di agire assumendo il principio di responsabilità e di autonomia; laddove, appunto, la Provincia esercitava il proprio principio di responsabilità attraverso l’adozione di un Piano rifiuti che avesse in sé il carattere di essere esaustivo rispetto al trattamento dei rifiuti, e quindi fosse considerato virtuoso, scattava il riconoscimento dell’autonomia decisionale rispetto alle istanze che erano poste alla nostra attenzione: al principio di autosufficienza conseguiva l’assunzione diretta dell’autonomia nell’espressione del parere.
Ora noi questo l’abbiamo considerato non soltanto, come dire, un elemento di richiesta e un’esclamazione, il principio di autosufficienza non era soltanto conclamato, ma è stato generato e contenuto in uno strumento che noi abbiamo adottato e che è il Piano provinciale dei rifiuti.
Da questo punto di vista sottolineo alla sua attenzione che il Piano da noi approvato – dopo peraltro una diffida che, ho visto, ha riguardato un po’ tutte le Province di Regione Lombardia, (perché il tema dei rifiuti evidentemente allude ad emergenze che conosciamo tutti e che quindi non può esporre un’istituzione prestigiosa e consapevole al rischio che ciò accada cioè che si vada in emergenza) noi l’abbiamo adottato e giace in Regione Lombardia dall’11 di dicembre tuttora - come dire - inascoltato e inevaso, cioè noi non abbiamo avuto più nessuna notizia dell’istruttoria a cui pure la Giunta regionale è obbligata a manifestare e ad interagire col nostro strumento.
Ora, saranno poi puntuali le osservazioni che noi faremo ma almeno su una io prego la Commissione di tener conto di elementi che non sono solo suggestivi; dirà poi l’Assessore, ma noi questa notte, ieri notte, siamo già sotto allarme rispetto alle condizioni di piena in cui versa il fiume Po. Ieri sera si è sfiorata la decisione di rompere noi gli argini, sapendo che ci sono ovviamente delle condizioni idrauliche con vasche di laminazione che nel nostro territorio sono comunque presenti, e tutti i consiglieri sanno di che cosa sto parlando, il consigliere Concordati era presente anche stanotte. Su quegli argini ci sono aree che sono state evacuate, in alcuni casi si è rotto, e quindi quando noi parliamo lo facciamo anche con l’attenzione al rischio esondazione – ricordo che noi siamo stati già interessati da un fenomeno di esondazione del 2000: c’è stata una piena che ha mandato in emergenza l’intero territorio, per cui io sottolineo non elementi solo suggestivi. Non ricorro a elementi statistici, ma sottopongo rischi concreti che si sono manifestati nel periodo più recente.
Ora è evidente che in questa condizione di attenzione o di allarme sociale, questa mattina io sono – noi siamo – a ribadire la necessità che questa norma sia non modificata nel senso che è stato deliberato dalla Giunta.
Ultima valutazione prima di questioni puntuali: io vorrei che da parte sua e da parte dei commissari, dei consiglieri commissari, si considerasse un’altra condizione/considerazione di ordine generale; noi Enti locali e Amministrazioni dobbiamo agire in certezza di diritto nei confronti delle istanze dei privati. Cioè noi abbiamo – io credo – per essere sottratti alla discrezionalità dei pronunciamenti, la necessità di istruire i nostri processi e progetti pianificandoli e radicando queste nostre valutazioni all’interno di norme certe; noi dobbiamo avere nell’interlocuzione col privato - non per dire dei no, ma per dire dei sì, a che condizioni, oppure in questo caso per dire dei no - un profondo radicamento normativo. La certezza del diritto è questione essenziale per noi Enti locali. Ora, gli elementi che scaturiscono, invece, da questa norma - e glielo dico perché è veramente clamoroso quello che è previsto a pag. 25 al punto 8.6 – laddove c’è un dispositivo che prevede che si applichino le disposizioni vigenti al momento della presentazione delle istanze, e questo è un principio inequivocabile a cui tutti ci ispiriamo. Rispetto però alla precedente norma c’è un emendamento estensivo che introduce il concetto che “laddove però gli elementi prescrittivi sono più favorevoli all’impresa – cioè all’istante, al proponente – si applicano invece i nuovi criteri”. Noi sottoponiamo l’intera materia non soltanto alla labilità del diritto, perché non è più radicata nella certezza della norma, ma addirittura facciamo prevalere in modo così esplicito e così evidente una cosa che credo, sotto il profilo della legislazione, dovrebbe essere assolutamente riconsiderata, perché mettiamo in mora il diritto che tutela l’esigenza generale – cioè quella pubblica – rispetto invece alla discrezionalità ignota – perché noi non conosciamo gli elementi compositivi dell’offerta del proponente o della proposta progettuale del proponente, perché non ne conosciamo preventivamente l’identità, e quindi rinviamo ad una discrezionalità verso l’ignoto, favorente esclusivamente l’interesse privato.
Io, Presidente, la ringrazio, mi fermo qui; come vede ho fatto un incipit e una conclusione perché credo che sia giusto che noi rappresentiamo in modo esplicito e rigoroso, come si conviene alla franchezza dei rapporti interistituzionali, sapendo che siamo disposti, come abbiamo dimostrato, di fare la nostra parte, ossequiando gli indirizzi e le norme di Regione Lombardia, che però questa delibera di Giunta Regionale mette francamente in condizioni di rischio veramente alto.
Se consente, Presidente, su due o tre cose puntuali chiederei di poter far intervenire l’Assessore Bagnaschi, l’Assessore all’Ambiente. Grazie Presidente, a lei e a tutti i suoi colleghi.

INTERVENTO ASSESSORE BAGNASCHI.
Grazie Presidente: Antonio Bagnaschi, Assessore all’Ambiente - Provincia di Lodi. Quali sono gli elementi di merito puntualmente che mettiamo alla vostra attenzione? Intanto la questione dei beni culturali. Faccio presente che la questione dei beni culturali è stata utile, ed è stata la motivazione che stava alla base del primo diniego al progetto di insediamento della discarica di Senna Lodigiana. Nel precedente testo si citavano mille metri; quindi una misura oggettiva, che dava come prescrizione l’escludente. Oggi questa misura scompare e – diciamo così – si affida al dibattito, alla discussione in Conferenza di Servizi stabilire qual è il metro che permette o meno di avvicinarsi ad una chiesa o ad un bene architettonico e culturale. Tra l’altro nel dispositivo precedente si diceva testualmente “in modo tale da non pregiudicare la pubblica fruizione e percezione del sito”, che è un po’ il senso del godimento dei beni culturali.
A proposito dei beni paesaggistici d’insieme, a pag 35 del nuovo dispositivo, scompare l’escludente per gli insediamenti di inerti: c’è una noticina, se voi andate in fondo a vedere, i nuovi insediamenti sono esclusi, tranne gli insediamenti di inerti. Io qui faccio un’osservazione di senso: se stiamo parlando – e nel nostro caso stiamo appunto ricercando una forma di tutela perché stiamo parlando di un argine che sta sollevato rispetto al piano campagna, come diceva il precedente dispositivo –della fruizione e della percezione del sito, quello è il bene paesaggistico, è evidente che anche gli impianti che trattano inerti hanno, dal punto di vista dell’interferenza, la stessa problematica, e questo è a pag. 35.
C’è la questione delle cave, che rispetto alla nostra vicenda - considerato che stiamo parlando di un insediamento situato in una zona di cava, peraltro ancora attiva – è evidentemente importante per noi. Nel precedente dispositivo si diceva che laddove i piani cave prevedevano in modo espressamente, prevedevano che non ci dovesse essere una discarica vi era un vincolo escludente, oggi la cava rimane comunque e sempre come ambito preferenziale. Noi contestavamo anche la precedente dizione, nel senso che ogni Piano cave, stante la normativa in essere, adottato il Piano cave e poi l’approvazione da parte di Regione Lombardia, non era specificato in alcun modo che bisognava scrivere “non si farà la discarica”; bisognava invece destinare l’area al ripristino e in questo caso l’area di cui stiamo parlando noi è già destinata ad agricolo produttivo. E però qui, anche se c’è una destinazione a ripristino, oppure anche laddove fosse esclusa la destinazione d’uso per discarica, scompare completamente il vincolo escludente.
Un’altra cosa che per noi è importante – perché voi sapete che gli impianti di rifiuti, dal punto di vista ambientale rischiano di interferire in modo particolare con la falda – le aree di protezione della falda superficiale, c’erano nella precedente versione: in questa scompaiono completamente.
Tutti questi elementi sono elementi che – lo diceva prima il Presidente – sono quelli sui quali noi abbiamo costruito – perché era norma vigente e perché erano i regolamenti che peraltro dettavano, anche rispetto alle funzioni provinciali, i ragionamenti rispetto al Piano di gestione dei rifiuti, abbiamo costruito la difesa rispetto ad un insediamento che – lo dico – non serve al Lodigiano perché noi abbiamo ampiamente dimostrato la nostra autosufficienza.
Come diceva prima il Presidente Felissari, se queste norme entrano in vigore e sono – diciamo così –legge perché più favorevoli ai proponenti, evidentemente noi in questa vicenda diventiamo molto più deboli.
Io le lascio uno specchietto, Presidente, se lei crede, che riassume il tutto in modo esaustivo …

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE.
Grazie, anche per la documentazione che poi provvederemo a fotocopiare e distribuire a tutti i componenti della Commissione. Chiedo ai colleghi, che sono presenti all’audizione, se hanno delle domande da porre anche se la vostra esposizione è stata veramente molto chiara. Puntuale e chiara. Bene, mi pare di capire che non ci siano richieste… Concordati, prego.
DOMANDE DI CONCORDATI:
Era, vabbè, sono due domande specifiche, una rispetto al Piano rifiuti, ecco: se l’Assessore o il Presidente mi aiutano personalmente nel ricordare qual era la tempistica prevista dalla legge rispetto all’approvazione dei piani rifiuti, perché questo sia un tema, a prescindere dal problema della Provincia di Lodi, che deve vedere un’attenzione da parte del Consiglio, ecco, perché se le Province – nel momento in cui non fanno – possono essere messe in mora, ci deve essere anche un elemento di salvaguardia nel momento in cui l’iter viene allungato a dismisura; questa è una domanda.
La seconda domanda, ecco: io ho guardato, come credo gli altri colleghi, il… le linee guida, le sue modifiche e non solo, concentrandomi su quelle che sono le modifiche, su cui ringrazio per le cose che avete portato e credo possano essere utili per i lavori della Commissione, io credo che il provvedimento, no, può permetterci, visto che è stato ri-adottato dalla Giunta, di fare anche una valutazione complessiva, io pongo un tema, che mi sembra abbastanza importante proprio in quella logica in cui i problemi devono essere affrontati e ci deve essere una certezza del diritto, ecco, nel rapporto tra pubblico e privato e riguarda il tema delle cave. Ecco: se non è il caso, secondo voi, visto che il provvedimento è arrivato in Commissione e la Commissione può avanzare delle modifiche che venga chiarito, no, il tema che riguarda la sovrapposizione delle pianificazioni, e faccio un esempio proprio specifico. Vi è una cava, vi è un’area inserita in un Piano cave, attivata, tra l’altro, con destinazione per gli straordinari, orizzonte 2015, ecco: qual è il livello che tutela, cioè, come può essere che un privato, no, che sta estraendo su una parte del sito, che dovrebbe attivare una bonifica, decide di fare una richiesta in cui chiede all’Ente pubblico “adesso me la mettete in un altro livello di pianificazione” che è quella del Piano dei rifiuti, ecco: se non è il caso che, secondo voi, anche questo elemento venga chiarito, cioè, a me sembra un paradosso. Adesso è vero che sono fermi i grandi interventi di grande carattere infrastrutturale, però uno prende e passa da una… da un tema a un altro, da un altro livello di pianificazione, ecco, se non ritenete che questo tema debba essere affrontato, ma anche per evitare delle cose anche abbastanza fastidiose, no, io… alcuni sindaci mi hanno raccontato di una battuta fatta da alcuni istruttori che dicevano: “Ma noi questa cosa qui possiamo anche autorizzarla e diciamo «parte nel 2015»”; io non so se è vero, se è stata una cosa detto proprio esplicitamente o a latere della riunione, ecco. Però il tipo di domanda che volevo fare è una domanda di questo tipo.

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE.
Prima di dare la parola chiedo se ci sono altre domande… No. Prego, a voi.

RISPOSTA PRESIDENTE FELISSARI.
Grazie Presidente. Rispondo alla seconda istanza rivoltaci dal consigliere Concordati e cioè sulla gerarchia, sulla prevalenza dei piani laddove si sovrappongono rispetto alla tutela degli interessi che sono definiti. Io credo che questa questione sia una questione anche decisiva per il legislatore; Perché? Con le modifiche che vengono introdotte con la delibera che è in attenzione della Commissione noi abbiamo intanto un Piano cave che è approvato da Regione Lombardia, per cui, così come sono organizzati gli indirizzi pianificatori, tempi, modalità sono assunti come strumento di pianificazione regionale, e quindi la cogenza è di quel livello. Oggi invece l’istante, “colui il quale fa domanda di”, è un singolo privato. E quindi è del tutto evidente che se devo valutare sotto il profilo della gerarchia, dei coefficienti di tutela degli interessi, qui c’è un interesse esclusivo, singolo e privato e dall’altra parte invece c’è uno strumento definito, approvato da Regione Lombardia. Questi sono i due elementi che, sotto il profilo – diciamo – dell’interesse, sono in gioco.
Seconda questione, se mi è consentito: il Piano cave. Intanto è un Piano che per scelta, per indirizzo e per qualificazione dei suoi orientamenti, vedrà la scadenza dei propri effetti nel 2015 e quindi considerare quel polo come un buco da riempire – perché a me pare che sia questo la tentazione o la tendenza che sia in atto – è qualcosa che nega in nuce la pianificazione, il suo svolgimento, i termini entro i quali compiersi e soprattutto l’esito finale, perché lì è previsto un intervento di riqualificazione del sito, e non certo quello di un buco da riempire.
Terza considerazione: beh, ma io – Concordati lo sa – è evidente che, come dire, sollecito una risposta che non è retorica ma è stringente. Regione Lombardia, il Presidente Formigoni, l’Assessore Cattaneo, 23 luglio 2007, … 28 luglio 2007, è stata dichiarata la priorità per la realizzazione di un’infrastruttura che è considerata cardine su cui il Piano cave ha orientato i propri indirizzi. Nel 2008, 23 di luglio, in questa sede, è stata dichiarata la cantierabilità della tangenziale di Casalpusterlengo. Ora è pur vero che è un paese che ha difficoltà a realizzare le infrastrutture, ma finalmente, come opere compensative rispetto agli interventi TEM e BREBEMI, e sottolineo questo perché non possiamo – credo – discutere di elementi che inducono i territori all’accettabilità sociale, alla convivenza, con alcune infrastrutture che sono considerate esiziali per lo sviluppo del territorio, e poi non guardare che le compensazioni – laddove realizzano l’esigenza, appunto, come qui, di realizzare un’infrastruttura importante ed è finanziata, ed è cantierabile perché il progetto è già in Anas – noi lo neghiamo: ne va credo, anche dell’autorevolezza dei soggetti che sono entrati in gioco e che hanno pattuito una serie di interventi.
Quindi quella cava deve esistere, deve svolgere la sua funzione perché al servizio di una struttura essenziale che, oltretutto, è stata considerata dentro il quadro delle compensazioni rispetto a due progetti la cui gerarchia non ho certamente la necessità di ribadire all’attenzione di questa Commissione e dei signori consiglieri regionali.

RISPOSTA ASSESSORE BAGNASCHI.
Aggiungo sulla questione dei tempi, brevemente: a seguito dell’emanazione della norma regionale eravamo … tutti gli Enti locali, le Province, attendevano il regolamento che, diciamo così, attribuiva le competenze alle Province nella pianificazione sul… di settore. Il regolamento è arrivato a febbraio del 2008, nel marzo 2008 la Giunta prendeva atto del Piano rifiuti, tempi di pubblicazione, Conferenza di Servizi, Vas, sapete che è una procedura piuttosto lunga, a dicembre 2008 l’adozione da parte del Consiglio provinciale – peraltro se la memoria non mi inganna con voto unanime – siamo in attesa della istruttoria regionale che dovrebbe restituire con approvazione e quindi rendere efficace il Piano.

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE.
Bene, vi ringrazio, vi auguro buon lavoro… Terremo conto di quanto voi ci avete detto. Grazie.

RISPOSTA FELISSARI.
Grazie a lei, Presidente e buon lavoro.

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE.
Aspetto la nota, in modo da poterla distribuire.
RISPOSTA FELISSARI.
Perfetto, grazie

CROLLATO IL PONTE DELLA VIA EMILIA SUL PO

CROLLO DEL PONTE SUL PO DELLA VIA EMILIA A SAN ROCCO AL PORTO. CI SAREBBERO AUTO NEL FIUME. SI SOSPETTANO FERITI. (Segue)

martedì 28 aprile 2009

FELIX-FORONI: PRIMO FACCIA A FACCIA

Il premio applauso del primo incontro Felissari-Foroni alla confartigianato, ieri, va alla claque Lega-An. Rumorosi, con un tempo comico perfetto. Sul confronto, Felissari parte floscio, sottovoce e sottotono. Foroni all'assalto. Poi Felix si riprende, nella chiusura va un po' meglio dell'avversario. La sensazione, però, è che Foronix giocava in casa...
(foto dal sito Confartigianato)

LE MANI DEL MARIUOLO CHIESA SUL LODIGIANO E I SUOI RIFIUTI

Dal Giorno di oggi




Cosa c'entra Mario Chiesa con il Lodigiano? Sicuramente più di quanto si sospettava. L’ex manager pubblico, primo protagonista di Tangentopoli, che aveva trovato nuova spazio nel settore dello smaltimento dell’immondizia, è tuttora in carcere con l’accusa di aver «gonfiato» i numeri della raccolta rifiuti nei comuni dove aveva vinto l’appalto. Ma la lunga strada di quelle indagini conduce, fra mille rivoli, anche nel Lodigiano. Secondo l’accusa, tramite la società Sem, a lui riconducibile, Chiesa vinceva gli appalti, poi affidava lo smaltimento alla Solarese (amministrata dei fratelli Balestrucci), la quale, sempre secondo i magistrati, curava lo smaltimento e faceva aumentare la raccolta, provocando un guadagno illecito. MA LE DUE aziende hanno solide radici anche nel Lodigiano. E per confermarlo, basta guardare dentro il registro delle imprese della Camera di commercio, dove saltano fuori nomi, quote azionarie. Così, si scopre che la Sem, direttamente, con la proprietà della Solarese detiene quote di proprietà della Lodigiana Ambiente, azienda di Ospedaletto Lodigiano, che a sua volta è socia della Eal, controllata dalla Provincia, e di una miriade di Comuni in Eal Compost, società mista pubblico-privata, guidata dal forzista Paolo Negri, in cui partecipa anche la Cre di Maccastorna, nota per la discarica di Senna. Lodigiana Ambiente aveva tra i suoi soci Valter Sgaravatto, coinvolto in un’inchiesta su smaltimenti irregolari nel 2005. Ma poi Sgaravatto aveva ceduto le quote e se n’era andato. Esattamente la stessa cosa che fece Marco Ciresa il 30 giugno del 2006. Ma a chi ha venduto la Ciresa Spa le sue quote il 30 giugno del 2006? Alla Sem Srl, la ditta che i magistrati considerano una delle pedine di Mario Chiesa. Ma non è finita qui. LA SOLARESE srl, l’altra pedina del gioco di Chiesa nella raccolta rifiuti considerata gonfiata dai magistrati, infatti non è estranea alla Lodigiana Ambiente e quindi, per proprietà transitiva, anche alla Eal Compost. Dietro Solarese e dietro Lodigiana Ambiente, infatti, c’è, ancora una volta, una fiduciaria lussemburghese. Un’azienda costituita in uno dei pochi paesi dove il nome dei proprietari delle quote del capitale può rimanere nascosto. Nel capitale sociale di Lodigiana Ambiente, 80mila euro, 26.400 appartengono alla Sem, 27.200 alla Sirs Italiana Srl, e 26.400 alla B Holding Sa, sede in Lussemburgo, boulevard du Prince Henry 19/21. E la stessa azienda, la B Holding, è proprietaria di tutti i 52mila euro del capitale sociale della Solarese srl, dei fratelli Balestrucci.

Lutto al circolo Archinti

Ci informano della scomparsa di Enrico Cerri, presidente e fondatore del Circolo Archinti di viale Pavia. Condoglianze ai familiari, agli amici e ai soci.

Gui.Ba.

lunedì 27 aprile 2009

RIFIUTOPOLI

Foroni spara alzo zero su Felissari. Sulla vicenda amministrativa serve chiarezza. I soci pubblici, poi, dovrebbero sapere chi c'è dietro le fiduciarie lussemburghesi che lavorano con le aziende pubbliche, diventandone socie. La campagna elettorale è partita.

INFLUENZA SUINA E CINGHIALI...

A Zorlesco si chiedono: nelle farmacie ci sono abbastanza antivirali?

mercoledì 22 aprile 2009

Avviso

Siamo in ferie per due giorni. Il sondaggio resta attivo.

GROSSO GUAIO

Canova.

sabato 18 aprile 2009

Commento di oggi

dal Giorno di Oggi


Chi l' detto che la giornata migliore del centrodestra sarebbe stata proprio venerdì 17? La data che la superstizione bolla d’infamia, per paradosso, è infatti in vista delle elezioni provinciali di giugno l’attimo della chiarezza, dello scioglimento del nodo più ingarbugliato che la recente storia politica del territorio ricordi. Con l’incarico ufficiale, sospirato, contestato, negato e infine concesso a furor di popolo a Pietro Foroni, sindaco leghista di Maleo, i casi curiosi non sono terminati. Di rado si è visto infatti un partito grande come il Pdl, quasi 50mila voti alle politiche, fare di tutto per cedere la candidatura ad altri, al punto da ingaggiare un braccio di ferro estenuante, durato settimane, con i dirigenti regionali e nazionali. Sul leghista Foroni, però, si è creata per la prima volta l’unità del centrodestra. E nessuno potrà mai imputare al centrodestra di non aver saputo scegliere in autonomia, con una evidente capacità di unità. Manca l’Udc, è vero, ma per la prima volta in provincia Forza Italia, An e Lega sono insieme fin dal primo turno. Un «vantaggio» che certo i vertici del Pdl locale non volevano lasciarsi sfuggire. Ma ogni conquista ha anche un prezzo. Quello pagato oggi dal nascente Pdl è quello della leadership della coalizione, palesemente riconosciuta alla Lega, capace non solo di selezionare i suoi uomini, ma anche di difenderli, di fare quadrato e di riuscire a organizzarsi stabilmente sul territorio. Ed è qui la differenza con il Pdl. Lo ha detto ieri - indirettamente - anche Giancarlo Regali: scegliere un nome del Pdl in questa fase avrebbe portato a «qualche problemino». Tradotto, significa malcontento e qualche divisione interna. Così, meglio affidarsi alla collaudata macchina della Lega, che avrà pure meno voti del Pdl, ma ha struttura e solidità sufficiente per tener testa a Felissari e al suo centrosinistra. Ed ecco il supremo paradosso di questo venerdì 17. I molti voti di Forza Italia e An sono senza dubbio i più politici, i più legati al consenso del Governo nazionale. La Lega invece garantisce la capacità di mobilitare anche il livello amministrativo. E alla fine i dubbi dei vertici regionali azzurri si sono dissolti. Compiendo quello che lo stesso segretario del Carroccio, Guido Guidesi, definiva «un miracolo». Se questo, però, basterà a vincere a giugno, è ancora tutto da vedere.

venerdì 17 aprile 2009

IL LOGO DEL NUOVO PARTITO PER LE PROVINCIALI


POPOLO DELLA LEGA

ULTIM'ORA: UFFICALE NOMINA PIETRO FORONI

Pietro Foroni, sindaco LEGHISTA di Maleo, 34 anni da compiere, è il candidato di Pdl e Carroccio per le provinciali del 6 e 7 giugno.

IERI ERA COSì: LE PROVINCIALI

CI provando con tutti i mezzi a disposizione. Il Pdl lodigiano, con la Lega, prova a forzare la mano ai vertici regionali, finora contrari alla candidatura di Pietro Foroni, sindaco del Carroccio a Maleo. Ieri, l’ultima assurda giornata di voci e rimpalli, smentite e mezze ammissioni. Alla fine l’unica certezza è che oggi al Lodi Hotel, alle 15.30, i vertici di Pdl e Lega saranno presenti a una conferenza stampa. Foroni, però, non ci sarà. Lo scopo dell’incontro? Probabilmente non quello di dare ufficialmente via libera alla candidatura del leghista. Al massimo quello di «forzare un po’ la mano», come spiega anche il vicecoordinatore Pdl, Giancarlo Regali. In sostanza Claudio Pedrazzini (segretario azzurro) e il suo vice si presenteranno oggi a dire che il candidato che il centrodestra di Lodi vuole è Pietro Foroni. Che a Milano siano d’accordo, bisogna poi vedere. Più che altro si tenta di mettere il grande oppositore Guido Podestà, coordinatore regionale di Forza Italia, davanti al fatto compiuto. Tutto qui? Neppure per idea. Anche convocare una conferenza stampa, infatti, sembra un esercizio da rituale di corte bizantino. Nel pomeriggio, ad esempio, il segretario della Lega, Guido Guidesi, non ne sapeva nulla. Ma si diceva certo che entro oggi «tutto sarebbe stato risolto, al massimo entro sabato». Poi una voce, sottile e costante, dava per certa una conferenza stampa. Maiconvocata, fino a quel momento. Si viene così a sapere, intorno alle 19, che all’hotel Lodi, all’Albarola, per oggi è prenotata una stanza per conferenze, dal poetico nome di «Sala Adda», per un’ora: fra le 15 e le 16. Ma chi l’ha prenotata? La segreteria di Forza Italia. Questo, naturalmente, prima che ai giornali arrivasse comunicazione ufficiale dell’incontro. I telefoni, a quel punto, diventano roventi. Le voci incontrollabili. Alla fine, il busillis si risolve. Chiama il segretario forzista Pedrazzini, convoca l’incontro ufficialmente e afferma: «Sì, siamo tornati sull’ipotesi iniziale, quella della Lega». Una formula un po’ troppo fumosa per dare l’ufficialità della candidatura di Foroni. Ma Pedrazzini assicura: «Partiamo con la campagna elettorale». Ma stamattina, prima della conferenza pubblica del Pdl di Lodi, a Milano c’è ancora una riunione del tavolo regionale, che deve dire l’ultima parola su Foroni. Sarà un sì? Questo lo si saprà soltanto oggi pomeriggio.

giovedì 16 aprile 2009

Consiglio comunale.
De Lucchi, architetto biblioteca Laudese.

Cremonesi presenta provvedimento.
Stasera deroga regolamento edilizio primo lotto biblioteca, deroga semplice per alcuni lavori: ascensore, volume nuovo, e chiusura di un portico. Modifichiamo leggermente volume e uso superficie utile, si va a permesso in deroga legge regionale. Fatto bene Colizzi a cogliere occasione avere arch. De Lucchi. Progetto:
laureato 1965 Firenze etc etc.

De Lucchi:
Bella occasione presentare progetto, mi gratifica, ma qualifica consiglio, perché molto importante, qualsiasi sia il progetto, che possa essere raccontato direttamente raccontato dall’autore, decisioni…
Biblioteca Lodi, intervenuti in due ambiti: architettonico, risruttutturazione e allestimento. Due cose normalmente separate, ma nel mondo contemporaneo. Integrare architettura e arredo, importante che quello che facciamo oggi sia scelto deciso e valutato anche per il futuro. Siamo certi di poche cose, ma che tutto continuerà a cambiare, forse con ritmi anche più rapidi e incalzanti. In biblioteca 400 anni pezzo storico, biblioteca filippini, pezzo d’arte, simbolo dell’operazione: oggetto di rande pregio, miracolosamente intatto, qualità di manufatto e atmosfera.
Biblioteca di Lodi, vista da fuori, luogo bellissimo e non solo centrale, ma caratteristico, vicino piazza, ma integrato con vari affacci su varie strade: insieme di edifici, di corpi, tipici delle città italiane. Sicuramente da valorizzare. Dentro, c’è già tutto. Solo ascensore da aggiungere. Se non di riscoprire alcune cose. Architetti più scopritori che inventori. Biblioteca oggi concepita in chiave contemporanea abbia valore superiore di quello comune. No solo conservazione, libri, studenti, polveroso. Oggi deve essere vivo, vitale e vivace. Attrattiva. E così è in molti casi. Questa configurazione punta a valorizzare queste caratteristiche. Schemi per intenderci fra noi. Dimensione all’intervento. Cosa realizzare…
Primo piano un caffè: luogo d’incontro, informale.
Giardino, cuore di tutta la struttura. Si gode verde, area aperta, bella stagione, luogo d’incontro dove stare e poter vivere liberamente.
Secondo nucleo via Fanfulla, dove si accede ad altra porta, diversa: corte antica dove si affacciano due enti importanti: San Paolo e ex biblioteca ragazzi.
Via solforino: sorpresa. Legata a San Paolo sala, deliziosa. Belle proporzioni e acustica. Ingresso via Solforino enfatizzato, perché area possa avere vitalità propria. Indipendente.
A fianco sala Filippini, sua versione contemporanea. Più piani, come nel passato.Sale rimangono biblioteca, ma aggiunto dettaglio attraente: corridoio cannocchiale che guarda fuori rispetto finestra: infilata di librerie, come se fosse una grande ala di un convento di studiosi del medioevo. A questo piano, piano alto caffè letterario…
Ascensore: torre in legno, non deve disturbare. Legno qualità oggi no problemi manutenzione. Oggetto più adatto e sensibile da inserire nel complesso.
Biblioteca centro di vita per la città: soddisfazione di imparare e sapere.

Gallarati.
Preoccupazione controllo: lavoro egregio. Perplesso ingresso solforino, ma già ingresso. Perplesso scelta del materiale facc. Avrei osato di più…

Gazzola:
Scelta di gusto e di finalità.

Ossuccio. Sì.

Rossi:
Legno, bruciabene. Trattamenti ignifughi? Farà venire capelli bianchi a comandante Vvff.

Baroni: Pum ignora aree dismesse, riqualificazione e piani integrati. Spiace constatare a un passo Pgt no piano strategico fra mobilità e territorio e analisi criticità periferie si sia limitata a mera presa d’atto senza strategia d’azione. Apprezziamo che procedura piani contempli partecipazione cittadini, ma almeno affrontare. Emblematico tema generazione traffico che Pum non dice…
Nodo business park nodello sviluppo senza azioni di merito, senza Vas preventiva. Carenza.
Terza stazione villa Igea, ma seconda a servizio bp.. Meritava essere condivisa attraverso partecipazione cittadini.
Odg: Lodi capolinea S1 Saronno Lodi, accordo Tem si prevede fermata polo universitario previa relazione fattibilità. Considerata assenza studio di merito su Pum. Consiglio comunale lOdi impegna giunta perché ipotesi fermata: collegata stretti limiti valorizzazione e urbanizzazione attorno e Vas.

Rossi:
Dove parcheggiare? In centro sì, chi fuori gira a vuoto. Fascia dalle 8 alle 20, metà parcheggi gialli vuota. Peccato vuoti, o ausiliari,,, perché no provvedimento altre città… O trasformiamo gialle in blu con esclusione residenti notturna o gialle a rotazione.
Zone dove vigili non passano mai..

Gallarati:
Su area verde via Marsala Bar.. percorso culturale. Mangia parcheggi. Via IV Novembre. Costruzione trasparente. Fondazioni? Già che si sconvolge, percHé non pensare nel quadrilatero per creare parcheggio interrato. Parcheggi porta cremona, ulteriormente ridotti. Interessante invece fare contrario.

Bosani.
No documento di grandi strategie, ma operativo. Dopo dialogo. Tempo lungo, ma inevitabile. Documento prende esame problematiche della città e visione d’insieme dignitoso e adeguato alla richiesta. Parcheggi, dà priorità di interventi abbastanza efficace. Vero alcuni scompaiono, ma effettuati dopo nuovi parcheggi o ampliamento quelli esistenti. Saldo positivo. Scelte coraggiose: sperimentazione Ztl, pedonalizzare almeno alcuni periodi piazza principale, pensiamo isole ambientali che vedranno alcune zone protagoniste. Anche qui introdurre zone pedonali, non solo in centro. Punto imprescindibile: assi di grandi scorrimento e strade di quartiere o traffico limitato.
Documento ci riconosciamo abbastanza. Preferiremmo futuro: confronto con cittadini.
Sì a Baroni.

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Sindaco:
Polizia urbana: richiamiamo a tutte possibili infrazioni. Giusto. Chiediamo però a tutti maggiori responsabilità. Quindici anni fa: 51 componenti.Poi, pensionamenti e blocchi: scesi. Limite imposto.
Uggetti: piano strategico, obiettivi ambiziosi.

Per Segalini: schifezza... Ma astensao

Colizzi: non condivido futura dichiarazione capogruppo su Odg Baroni. NOn è facile programmare: buon lavoro. Chi verrà dopo di me farà meglio. Odg Baroni, comincio a essere preoccupato. Concetto - senza cattiveria - introduce sempre concetto in cui lei unica tutelatrice dell'ambiente e altri curati con reolver alla testa. Come se altri non sensibili. Ogni volta provvedimento territorio oltre tangenziale problema. Non lo voto consapevolmente. Stanco di votare cose con pistola alla tempia. Intervento business park, non condiviso e offeso. PEr ora non invito altri a non votare. Per ora, poi se continua a mettere in dubbio onestà su questioni ambientali., lo farò.

BARONI:
Rispetto opinione. NOn concordo Odg sia rilevamento di mancanza..
colizzi interrompe: Mi sono rotto l'anima.

Baroni: intenzione non è quella che pensa lei.

Sindaco.
Proposta Baroni. Odg pone attenzione su tema di Pgt.. già oggetto altre considerazioni su Pgt. Previsione limiti espansione urbanistica. Esplicita senso di marcia già previsto... Non solleviamo perplessità. Se c'è valutazione è ridondanza...
Io voto a favore.

Maggi: Fi.
Io no merito Odg, ma in dovere di intervenire. NOn condivido attacco legittimo diritto di consigliere. Attaccare nel merito è fuori misura, da suo ruolo. Non esiste motivazione... monopolio verde. Dialettica politica, ma non criticare proposta ordine del giorno.

Colizzi:
Maggi si vergogni... non mi toglie il diritto... di esprimermsei.

Colizzi: Baroni dubita a consono piano regolatore o piano territoriale. Io non nego amica personale. Leo Odg secondo me sbagliato. ogni volta voto libertà vigilata. Maggi, ma lei non capisco.


Gazzola:
Dichiaro voto: relativa a odg Baroni. In quanto ritengo inutile. Favore trasporto efficiente
Pum. Pur riconoscendo lavoro enorme e difficoltò proprie, non risolve problema parcheggi. E trasporto pubblico. Ogni volta bus Piazza e Corso Umberto. Imporre dimensioni meno mastodontiche. Poi si dice piazza non vissuta... terrazze estive. Studiate se intelligenza. Astensione doppia.
Voto odg Baroni.
Approvato. Astensione. tre.

Baroni:
Provvedimento. Alcune linee guida condivisibili, fra lacune già dette. Voto favorevole provvedimento.

mercoledì 15 aprile 2009

CLOPPITI CLOPPITI

CECCHI(NO)

dal GIORNO di oggi..

MESI di zuffe, confusione e attese frustrate, la trattativa sul candidato di centrodestra alle provinciali non è ancora risolta. Da una parte i vertici locali del Pdl che, bocciato Antonio Biancardi, hanno dato appoggio al candidato leghista Pietro Foroni, rinunciando a un proprio nome, dall’altra i vertici regionali, Guido Podestà in testa, che sbarrano ancora la strada a questa ipotesi. Ma la rinuncia in favore della Lega non va giù anche a parte degli iscritti. A farsi portavoce della tensione è il responsabile cittadino di Forza Italia, Pierfrancesco Cecchi. «Dopo Stefano Buzzi mi sono assunto l’onere e l’onore di traghettare il partito in città verso il Pdl — premette —, l’ho fatto con approccio più da tecnico che da politico».
Come giudica, da tecnico, allora la situazione delle candidature?
"È da novembre che chiedo lumi sulla candidatura alle Provinciali. È evidente che nella base c’è malumore e scontento. Le dichiarazioni del campo avverso che i giornali riportano sulle difficoltà interne al centrodestra, purtroppo, rispondono al vero. Dai vertici del partito ci si aspettava la possibilità di scegliere in autonomia il candidato per il territorio. Invece si assiste a un teatrino, a un rimbalzo continuo fra livelli sempre più alti — scandisce senza riserve Cecchi —. In una provincia vitale come la nostra doveva essere la base locale a scegliere, senza dover assistere a giochi e giochini: tu prendi Brescia, io Lodi... È una cosa antipatica, poco elegante».
Quindi, che sensazione ha per il futuro?
«Lo diciamo da mesi. Ora sia i tesserati che diversi imprenditori, pronti ad appoggiarci, si stanno allontanando».
E la scelta di lasciar campo libero alla Lega, rinunciando a un candidato del Pdl?
«I numeri danno ragione al Pdl, è chiaro che c’è disappunto nella base».
Come vede i nomi che sono usciti?
«Mah, Biancardi, che ho incontrato, è sicuramente una persona nota. Ma ha fatto poca vita di partito. Un esterno può anche andare bene, ma non mi sembra ci sia adesione a una sua candidatura. Quanto a Foroni, io faccio l’avvocato, come lui, ma non l’ho mai incontrato. È un giovane amministratore. Ma non è del Pdl...».
E allora chi vedrebbe bene in questo ruolo?
«Tra gli uomini del Pdl, Claudio Pedrazzini. Un giovane, che si è fatto in quattro in questi anni per il partito, lavorando con tenacia. Credo che la sua poteva essere, e forse può essere ancora, una candidatura eccellente. Certo questa campagna elettorale sarà difficile; sono poco fiducioso: a chi correrà rimane solo poco più di un mese e mezzo. E Felissari è molto conosciuto...».

sabato 11 aprile 2009

ISOLABELLA, FANNO 700MILIONI ALLA CASSA


Ferrari consuma, Guerini paga alla cassa.

ULTIM'ORA

IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA E' OSVALDO FELISSARI.

venerdì 10 aprile 2009

PASQUA A CASA COLIZZI


BUONA PASQUA


Auguri, per quanto tristi, in forma di vignetta.


Cordialmente


GB

GUIDESI ESTERNA SULLE PROVINCIALI

Conto alla rovescia sul candidato. Guidesi blinda Foroni e "mette fretta" alla segreteria regionale di Forza Italia


IERI l’ultimo falso allarme. Una riunione a Milano con Guido Podestà è andata a vuoto, e slitta il via libera della candidatura di Pietro Foroni. Così interviene il segretario della Lega, Guido Guidesi. «Mi stupisco ancora una volta che non sia stata data ufficialità alla candidatura di Foroni, che non solo è il candidato migliore, ma è quello che per la prima volta ha raccolto l’unità del centrodestra, come dimostra anche il documento delle segreterie del Pdl. Non so quando la segreteria regionale del Pdl deciderà di dare il suo assenso, ma Foroni è sicuramente il nostro candidato, e penso anche quello di tutto il centrodestra».

mercoledì 8 aprile 2009

PROVINCIALI

Da Forza Italia assicurano: "Tutto risolto". Come, però, non è dato sapere.

lunedì 6 aprile 2009

L'AQUILA

Grande preoccupazione per l'affetto che mi lega a una delle città della mia vita e a tante persone che ci vivono. Oggi non mi va troppo di scherzare.

domenica 5 aprile 2009

Il Pd sbeffeggia il Pdl: avete paura di perdere... (Ma sarà vero?)

dal Giorno di oggi.

TUTTO è nelle mani del vertice regionale di Forza Italia. La partita delle candidature per le Provinciali, che rimane ancora appesa al dilemma Pdl e Lega, nel territorio del Lodigiano, non è ancora risolta. Dopo la «rivolta» contro il nome di Antonio Biancardi, che secondo i vertici locali di An e Forza Italia, è un’imposizione dall’alto, la partita passa alla segreteria regionale degli azzurri. Sono loro ad aver sponsorizzato la scelta di Biancardi, sono loro ad aver ricevuto nelle scorse ore la unanime proposta del centrodestra di candidare Pietro Foroni, il sindaco leghista di Maleo. Meglio un leghista, per il Pdl lodigiano, che un forzista indesiderato, come Biancardi. A Milano non hanno risposto né sì né no alla richiesta del territorio. Anche se An scalpitava per uscire subito allo scoperto e dare notizia ufficiale della scelta di Foroni, i vertici azzurri hanno preferito spostare la decisione di qualche giorno, fino massimo a martedì.INTANTO il Pd, autorevolmente sollecitato nelle scorse ore a intervenire, interviene a gamba tesa sulle trattative aperte nel centrodestra. «Finora non abbiamo detto nulla perché non ci capacitavamo di una situazione come questa, quasi kafkiana, con una base che protesta contro l’imposizione dall’alto — spiega Sandro Manfredi —. Evidentemente, dopo lo scintillio del congresso di Roma, con seicento giornalisti esteri, quando il Pdl arriva sul territorio, la musica cambia, davanti al confronto con Felissari. Evidente è la contraddizione di un segretario provinciale di Forza Italia, timoroso e silenzioso durante la campagna elettorale, che ora tenta di passare l’onere della candidatura alla Lega. È una cosa curiosa leggere sui giornali di un partito che non appoggia un proprio candidato. Forse — attacca — Pedrazzini è preoccupato dei sondaggi che certamente ha in mano, anche perché, nel caso di una sconfitta, la prima testa a cadere sarebbe la sua. Dietro, probabilmente, c’è anche qualche mal di pancia degli ex dirigenti di An che forse giocano una partita per conto proprio. Noi, invece, siamo sempre più motivati e coesi. E lavoriamo senza neppure l’ombra di una divisione". Guido Bandera

sabato 4 aprile 2009

ELEZIONI IN PROVINCIA, IL CENTRODESTRA III

dal Giorno di OGGI

SE SPERAVATE di sapere oggi chi sfiderà alle provinciali Osvaldo Felissari, vi siete sbagliati. La fiera delle candidature non si è ancora conclusa e il paradosso di questa settimana, tutto lodigiano, resta invariato: Milano, ma anche Roma, sembrano proprio puntare tutto su Antonio Biancardi, che però è amato dai suoi, nel Lodigiano, come i corvi dai contadini in tempo di semina. Non lo vogliono. Lo hanno detto a chiare lettere e - sottolineano - serenamente stanno in costante contatto con i vertici dei rispettivi partiti per sbloccare la situazione. Quando? «Forse fra lunedì o martedì», avverte il segretario di Forza Italia, Claudio Pedrazzini. Gianfranco Regali, An, taglia netto sulle ipotesi di una sua candidatura: «Il mio nome era entrato, tanti mesi fa, in una rosa chiesta dalle segreterie, come era accaduto anche in Lega e Forza Italia. Ma io, sia chiaro, appoggio Pietro Foroni, come tutti gli altri. Senza riserve». E proprio Pietro Foroni sembra oggi essere l’ancora di salvezza, formato Lega Nord, a cui il Pdl cerca di aggrapparsi pur di non dare spazio a Biancardi, con una candidatura costruita tutta sulla testa, se non alle spalle, della compagine locale. Dietro, lo si è detto all’infinito, c’è Marco Votta, ma anche Romano Comincioli. E pare che ieri, per telefono, lo stesso Giancarlo Abelli - dominus pavese di Forza Italia, abbia fatto atto di intercessione pro Biancardi, chiedendo un intervento a Guido Podestà, plenipotenziaro milanese di Fi e candidato contro Penati nella città della Madonnina, per far digerire ai lodigiani il nome del «castellano», che intanto passa il fine settimana a Roma. Ma non è affatto detto che Foroni passi. E in quel caso servirebbe quindi un altro nome, di area Pdl, da gettare nella mischia. Ma sembra, per ora, che il veto si estenda anche all’avvocato Adriano Croce, di Codogno. Forse, però, archiviato troppo in fretta.INTANTO, giovedì sera, vertice del Pdl nella sede di corso Archinti. Dalle 9 di sera, seduta fiume, ma dai toni distesi e pacati, dietro le finestre illuminate della sede inaugurata dal sottosegretario Mario Mantovani. Dentro, poco meno di venti persone. C’erano, ovviamente, i segretari provinciali, poi Nicola Buonsante, Livio Bossi, forzista lodigiano ed ex socialista, gli uomini di An e i «reduci» del congresso costituente del Pdl. Dentro, voci tonanti, qualche risata, ma anche istanti di silenzio. Alle 22.30, una pausa. Le finestre si spalancano per concedere una sigaretta ai partecipanti del vertice. Da dentro una voce isolata: «Non è così che si nomina un candidato». Facile che si tratti di una stoccata a Biancardi. Ma c’è anche spazio per qualche battuta sul congresso romano del Pdl: «Ma era davvero pergamena quella del discorso di Berlusconi?», chiede curioso e invidioso un collega a uno dei fortunati «costituenti». Poi di nuovo dentro, ma a finestre aperte. Ha smesso di piovere. Una coppia di anziani passa sotto la sede di Forza Italia e alza lo sguardo incuriosita alle finestre illuminate, ascoltando le voci che rimbombano sulla strada deserta. Dentro si parla anche di liste: si contano i collegi. Sono ormai passate le undici di sera, qualcuno torna al balcone a fumare e scherza: «Facciamo così: noi scegliamo un candidato poi lo mandiamo al balcone a fare il discorso». Risate generali. Alle 23.47 comincia ad uscire alla spicciolata la gran parte dei presenti. Se ne va Buonsante, se ne va anche il segretario cittadino di An. Restano dentro i vertici provinciali. Le luci restano accese: pare ci lavori a un documento da spedire ai capi di Milano e Roma. Ma c’è ancora da aspettare. An, da qualche ora, caldeggia la convocazione di una conferenza stampa per dare «il nome». Quello definitivo che i vertici locali hanno scelto. Ma si attende ancora. Domani c’è il direttivo della Lega. Poi si vedrà.