domenica 5 aprile 2009

Il Pd sbeffeggia il Pdl: avete paura di perdere... (Ma sarà vero?)

dal Giorno di oggi.

TUTTO è nelle mani del vertice regionale di Forza Italia. La partita delle candidature per le Provinciali, che rimane ancora appesa al dilemma Pdl e Lega, nel territorio del Lodigiano, non è ancora risolta. Dopo la «rivolta» contro il nome di Antonio Biancardi, che secondo i vertici locali di An e Forza Italia, è un’imposizione dall’alto, la partita passa alla segreteria regionale degli azzurri. Sono loro ad aver sponsorizzato la scelta di Biancardi, sono loro ad aver ricevuto nelle scorse ore la unanime proposta del centrodestra di candidare Pietro Foroni, il sindaco leghista di Maleo. Meglio un leghista, per il Pdl lodigiano, che un forzista indesiderato, come Biancardi. A Milano non hanno risposto né sì né no alla richiesta del territorio. Anche se An scalpitava per uscire subito allo scoperto e dare notizia ufficiale della scelta di Foroni, i vertici azzurri hanno preferito spostare la decisione di qualche giorno, fino massimo a martedì.INTANTO il Pd, autorevolmente sollecitato nelle scorse ore a intervenire, interviene a gamba tesa sulle trattative aperte nel centrodestra. «Finora non abbiamo detto nulla perché non ci capacitavamo di una situazione come questa, quasi kafkiana, con una base che protesta contro l’imposizione dall’alto — spiega Sandro Manfredi —. Evidentemente, dopo lo scintillio del congresso di Roma, con seicento giornalisti esteri, quando il Pdl arriva sul territorio, la musica cambia, davanti al confronto con Felissari. Evidente è la contraddizione di un segretario provinciale di Forza Italia, timoroso e silenzioso durante la campagna elettorale, che ora tenta di passare l’onere della candidatura alla Lega. È una cosa curiosa leggere sui giornali di un partito che non appoggia un proprio candidato. Forse — attacca — Pedrazzini è preoccupato dei sondaggi che certamente ha in mano, anche perché, nel caso di una sconfitta, la prima testa a cadere sarebbe la sua. Dietro, probabilmente, c’è anche qualche mal di pancia degli ex dirigenti di An che forse giocano una partita per conto proprio. Noi, invece, siamo sempre più motivati e coesi. E lavoriamo senza neppure l’ombra di una divisione". Guido Bandera

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