Da "Il Giorno" di oggi...
Commentino volante sui simpatici adolescenti che hanno tentato di mettere in moto una piccola organizzazione per estorsioni nella Bassa...
CIAO MAMMA, esco a fare un’estorsione. Va bene, ma torna presto, devi finire i compiti... Provate a immaginare la scena: i vostri figli hanno appena lasciato lo zaino con i libri, estraggono furtivi una lista di negozi e qualche copia di un messaggio anonimo. Poi via, a taglieggiare felici i commercianti del centro. C’è da capirli: lo spaccio delle caramelle di contrabbando non rende più, il racket delle figurine è in mano a gang straniere e la playstation annoia. Che fare allora, se la paghetta non aiuta più a evadere dalla vita della Bassa? Semplice: seguire (in sedicesimo) le gesta dei boss di Casal di Principe. Ma c’è di più: dietro a quelle poche righe che gli aspiranti «Sopranos» lasciavano ai negozianti c’è un mondo: chiedevano «la riscossione di una tangente, cioè di una piccola tassa che pur non segnalata tra le tangenti legali dello Stato dovrete lo stesso oblare». A parte che meriterebbero un premio solo per aver scoperto sul vocabolario il termine «oblare» (pagare), che ne dite dell’accostamento fra tasse e tangenti? E noi che ci preoccupavamo del bullismo...
venerdì 13 marzo 2009
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