Mercoledì di giunta a Palazzo Broletto: il giorno della congiura di palazzo. Il sindaco, insolitamente carbonaro, si comporta come il re di Francia il giorno del licenziamento del ministro Jacques Necker. Sorride, ammicca e poi fa stendere dal suo fido direttore generale un decreto di revoca delle deleghe ad Andrea Ferrari, l'assessore più invidioso del "palazzo". Il decreto afferma che il rapporto di fiducia è venuto meno e che per aver disatteso le linee politiche della giunta anche in materia di patrocini è necessario che Ferrari traslochi. Al suo posto, la nomina di Vittorio Sgarbi. Sorpresa, ilarità e sconcerto a Corte. Però, non era vero niente. Era solo uno scherzo. E Ferrari ce lo teniamo fino al 2010.
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2 commenti:
olita stampa di regime modello Dagospia.
Comfermo tutto.
Andrea Ferrari
ma perchè era solo uno scherzo!è così bello odorare l'invidiosa partecipazione alla sucessione......
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