venerdì 25 aprile 2008

L'UDC risponde al Pd a caccia di flirt

IL SEGRETARIO Pizzocri replica all'apertura di credito dei Democratici in psicanalisi dopo il voto. "Il confronto non si nega a nessun partito, è un fatto politico che dovrebbe essere costante e reciproco. Dalla possibilità di un accordo con noi, però, anche a livello nazionale, ci divide ancora parecchio. L'idea di un dialogo che rappresenti una crescita per entrambi i gruppi può essere sensata, ma si ferma a un semplice dibattito. Posso ipotizzare che il Partito democratico, dopo la rottura con la Sinistra Arcobaleno, sia in cerca di un ulteriore spazio al centro. Da qui ad arrivare a una collaborazione organica con l'Udc, però, ce ne corre. Non ci siamo confrontati e parlati sul tema di una collaborazione più stretta. Sa, in campagna elettorale talvolta si fanno battute: "ci vedremo insieme dopo le elezioni". Solo battute. Noi oggi, a livello locale, restiamo con il centrodestra, a livello nazionale da soli. Se il centrodestra non dovesse volerci... parleremmo anche con altri. Giusto anche per mostrare che disponiamo di altre possibilità. Ma a livello locale mi sembra che il segnale sia stato chiaro: noi stiamo nel centrodestra".

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