Lanciamo una nuova iniziativa. Ogni settimana sottoporremo all'attenzione dei Sigg. Lettori un comunicato stampa fra i peggiori inviati ai giornali da Comune, Provincia e enti locali. Alla fine dell'anno, dopo una selezione, apriremo al voto dei lettori che sceglieranno il comunicato più inutile, più surreale o più stupido fra quelli pubblicati.
VI SOTTOPONIAMO IL PRIMO, giunto ieri dalla Provincia:
IL FERRO DA STIRO VA IN SOFFITTA
PER LE PARRUCCHIERE DI MISS ITALIA
AL VIA UN SERVIZIO GRATUITO DI STIRERIA
PER LE DIPENDENTI DELL’AZIENDA
ANNA JOSÈ BUTTAFAVA AIR STUDIO
Un servizio di stireria interamente gratuito per le parrucchiere di Miss Italia. il progetto è stato presentato dall’Azienda Anna Josè Buttafava Air Studio di Codogno e Casalpusterlengo, da dieci anni parrucchiere ufficiale delle ragazze che partecipano a Miss Italia, che potrà offrire alle sue dipendenti, tutte donne, la possibilità di beneficiare di un servizio di stireria aziendale.
Il contenuto della proposta progettuale è quello di fornire, senza costi, alle beneficiarie individuate dalla normativa in tutto 32 dipendenti, un servizio di stireria volto a sollevare da questo onere le lavoratrici madri per permettere loro di avere più tempo a disposizione della famiglia e dei figli in particolare.
“Si tratta di un’opportunità offerta dalla legge 53 del 2000 – spiega l’Assessore provinciale alle attività produttive, Luisangela Salamina - che l’azienda ha saputo cogliere e che rappresenta un importante salto di qualità sul piano della responsabilità sociale d’impresa”.
“E’ un’iniziativa molto importante – aggiunge l’Assessora provinciale alle pari opportunità, Isa Veluti - e che va nella direzione della conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi familiari e che in ultima analisi mira a migliorare la qualità della vita delle persone coinvolte.”
Il progetto presentato dall’azienda Anna Josè Buttafava Air Studio è il primo in provincia di Lodi che mira ad accedere ai fondi messi a disposizione dalla legge 53/2000.
Un’iniziativa che è stata apprezzata dalla Confartigianato e dalle Organizzazioni sindacali e che viene sostenuta dalla Provincia di Lodi attraverso il coinvolgimento di due assessorati, quello delle attività produttive e quello delle pari opportunità.
Da uno studio effettuato dall’azienda stessa, è stato calcolato che in media una persona dedica alla stiratura con mezzi e strumenti professionali circa tre ore a settimana. Un monte ore che aumenta in modo esponenziale per chi quel tipo di lavoro non lo fa a livello professionale, senza gli strumenti del mestiere ed è costretto a farlo nei ritagli di tempo.
Il costo del progetto è di circa 50mila euro.
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6 commenti:
Bella iniziativa.
F.Salamini
Bella iniziativa.
F.Salamini
Stai scherzando vero?
Vuol dire che vengono usati soldi pubblici per evitare alle persone di stirare a casa loro?
Siamo arrivati allo statalismo domestico?
Sì, proprio così. Fra poco nascerà anche l'Irs istituto ricostruzione stirerie. Per risollevare l'economia e rilanciare l'attività domestica in crisi. Viva lo statalismo....
FDL
il "bugiardino" l'ha messo con un bel richiamo in prima.
Se è per quello anche noi in via Marsala ci abbiamo fatto un'apertura. Cio non toglie che sia abbastanza risibile
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