giovedì 21 agosto 2008

COLIZZI: CIAOCIAO PD (Forse)

Presidente Colizzi, cosa non la convince nella festa del Pd?«Prima vorrei premettere una cosa...»Prego.«Vorrei dire che provo gratitudine per tutti coloro che organizzano la festa e ci lavorano come volontari in modo ottimo, come Caperdoni e gli altri. Per questo anche noi di Alleanza per Lodi daremo il nostro appoggio nelle attività della festa. Tuttavia, ho guardato con curiosità il programma politico e mi ha colpito l’eccessiva dilatazione del programma».Troppo lungo?«Sì, ma soprattutto per farne un programma di incontri politici credibile mancano alcune cose importanti».Quali?«Manca la città di Lodi. Il Pd della città è inesistente. Poi penso all’apporto delle donne: sono state ignorate, come ignorata è stata Giuliana Cominetti, l’assessore che ha preso più voti in città e che è stata anche candidata alle Politiche. Noto anche l’assenza nel programma di giovani molto attivi e dal promettente futuro come il capogruppo Enrico Brunetti o Roberto Bigatti. Quanto a me, io ci sarò solo come amministratore».Quindi, quale dato politico ne trae?«Che se il rischio è quello descritto da Cacciari, è giunto il momento di aprire un ragionamento e forse recuperare la nostra autonomia di lista civica. Anche perché abbiamo partecipato alla fondazione del Pd, portando, a Lodi, 300 voti e il nostro spirito civico, che, crediamo sia indispensabile, ma oggi è ignorato, seppellito sotto il tappeto come polvere. E non è solo la festa. Noi ci crediamo ancora, ma se continua così è forse il caso di tornare autonomi, certo senza mettere in crisi né accordi né il centrosinistra, che è indispensabile sia in città che in provincia. Ma non abbiamo più guance da porgere».

Dal Giorno di domani...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

certo che la giornata a Rimini è lunga. Spesso non passa mai e allora - il nostro - si inventa la polemica estiva. Come quella tra la Santanchè e Briatore. Tempi tristi.

Anonimo ha detto...

Offritegli un paio di antipasti in più. Almeno parlerà di meno e ci guadagneremo tutti. Pago io.