giovedì 5 giugno 2008

IN CONSIGLIO: GUERINI COME ENDRIGO

"La festa appena cominciata è già finita...", cantava 40 anni fa il cantautore Sergio Endrigo a San Remo. E pare proprio che uno dei dati politici dell'ultima riunione di consiglio - ieri sera - sia questa: il giro di valzer di Guerini con la Lega, per il momento, si ferma qui. L'idillio appena spuntato subisce una manovra d'arresto. Dopo il voto congiunto Pd e centrodestra dell'ultima volta sui rifiuti, si torna indietro sul tema dell'immigrazione e dell'iscrizione all'anagrafe degli stranieri. Rigettato senza pietà l'ordine del giorno della Lega, doviziosamente illustrato con foga oratoria da Mauro Rossi. Altra novità, il riavvicinamento in Consiglio con Rifondazione e la sinistra in genere: dalla spaccatura si è passati alla dichiarazione di voto - per tutta la maggioranza - affidata a Enrico Bosani, con un intervento ulteriore di Stefania Baroni (per la verità il tono sociologico lasciava poco spazio alla fantasia). Unica voce Pd, a parte quella della nomenklatura sugli scranni della giunta, quella di Visigalli, segretario cittadino.
Che sia un assetto definitivo? No. La politica di porta a "dialogare" (mamma mia quanto piace a Guerini 'sto verbo) con tutti, è ovvio. Anche a fasi alternate.

Altro dato politico del consiglio comunale: la conferma della leadership complessiva della Lega anche su Forza Italia. An, infatti, pur con una sola consigliera, è riuscita in qualche modo a fare la sua politica, senza peraltro - per questioni numeriche - aspirare all'egemonia. Forza Italia invece, un po' al traino delle iniziative Rossi-Aug, segue. Sarà una cattiveria, ma non pare brillino per iniziative. Che sia il caso di dare una ripassata a wikipedia?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ite missa est (per tutt*).
a.f